Lo sfogo di una prof: «Hanno rubato rose dalla tomba di mio figlio, aveva solo 17 anni. Chiunque tu sia, vergognati»

La foto nel post della insegnante che ha perso un figlio
La foto nel post della insegnante che ha perso un figlio
di Arianna Carini
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Martedì 28 Dicembre 2021, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre, 08:48

CASTELFIDARDO - Fiori rubati dalla tomba di un diciassettenne: all’antivigilia di Natale torna l’incubo dei furti al cimitero di Castelfidardo. A segnalare l’accaduto, giovedì scorso, è stata la mamma del giovane, molto conosciuta ed apprezzata in città per aver rivestito per anni l’incarico di docente alle scuole medie Soprani.

«Rubare è un atto ignobile ma rubare due rose nella tomba di un ragazzo di 17 anni, sfilarle da un mazzo confezionato, (avrai dovuto pure faticare per prenderle!) e il tutto sotto lo sguardo di un ragazzo morto, e perfino durante il periodo natalizio durante il quale dovremmo essere tutti più buoni...

non riesco a trovare le parole per definire una persona simile! Oltretutto chi prende i fiori in un cimitero non è un povero, non ruba per fame o necessità, ruba perché è un meschino, un misero di cuore! Chiunque tu sia, vergognati!» ha scritto la professoressa, oggi in pensione, sul suo profilo Facebook. Un gesto non nuovo purtroppo, ma che ogni volta è fonte di amarezza per le persone colpite, di fatto, nei loro affetti più cari. Anche nei mesi scorsi c’erano state diverse segnalazioni, con richiesta di visionare le telecamere comunali presenti all’ingresso del parco monumentale. Episodi analoghi sui quali stanno indagando gli agenti della Polizia Locale coordinati dal comandante Paolo Tondini che hanno già raccolto diversi elementi, inclusa la descrizione della presunta responsabile fornita da una testimone oculare. Intanto fra le tombe e i loculi del camposanto fidardense si moltiplicano i bigliettini di ammonimento contro chi, senza alcun rispetto per la sacralità del luogo, continua a sottrarre fiori ed altri oggetti che simbolicamente tengono vivo il ricordo dei morti. Tra i tanti messaggi c’è anche quello scritto a penna da un’altra mamma che anni fa perse il figlio trentenne: «A te che per tre volte hai rubato i fiori a mio figlio, sei senza cuore!».

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