ANCONA Traballa l’opera di demolizione e ricostruzione della scuola Benincasa in via Marini. La consegna del progetto esecutivo non ha rispettato la scadenza del 31 ottobre. Target non raggiunto. Pertanto il finanziamento di 10,5 milioni di euro, proveniente dal Pnrr, è quasi certo che sia andato in fumo. «Ancora non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale dal Ministero» frena il presidente della Provincia, Daniele Carnevali. «Abbiamo inviato richiesta di proroga e la necessità di un’interlocuzione - continua -, ma ad oggi ancora nessuna risposta». Tutto tace. Ma il silenzio, appunto, non lascia presagire nulla di buono. Tanto che il sindaco Daniele Silvetti si sta prodigando per trovare una soluzione alternativa. «Oggi (ieri per chi legge, ndr) mi attiverò per contattare il ministro Raffaele Fitto (Affari europei e Pnrr, ndr) - fa sapere il sindaco -. è nel nostro interesse che quell’edificio venga recuperato. Se non con i fondi Pnrr, con altre fonti finanziare provenienti dallo Stato». Fatto chiaro che le speranze di proseguire nella progettazione di recupero con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono pressoché zero, diventerebbe ormai certo che la via della demolizione e ricostruzione verrebbe abbandonata, ripiegando su un’opera di adeguamento sismico della struttura.
Il pasticcio
Il progetto esecutivo deve perentoriamente essere consegnato entro il 31 marzo. «Ancora non ci è pervenuto niente da parte dell’impresa esterna» mette in chiaro Carnevali. «Quello che ci era stato presentato prospettava delle difformità e incongruenze che non abbiamo potuto far passare» sottolinea l’ingegnere Alessandra Vallasciani, responsabile dell’Edilizia scolastica per la Provincia, che sui progettisti precisa: «Si tratta di una ditta individuata dal Ministero attraverso una gara di progettazione».
Le incognite
Rebus anche sullo spostamento dei 700 studenti all’ex liceo Savoia di via Vecchini. Prima incognita: tempi del trasferimento. «Confidiamo per marzo, ma andrà concordato con la preside e con l’Ufficio scolastico regionale» specifica l’ingegnere Vallasciani. In realtà, la scadenza di marzo sarebbe dovuta coincidere appunto con l’avvio del cantiere Pnrr previsto in quel periodo. Ma se viene a mancare quella fonte di sostentamento, verrebbe meno anche la necessità di far traslocare gli studenti nel pieno delle attività didattiche. Quindi è molto più probabile che avvenga dopo il termine dell’anno scolastico. Intanto all’ex Savoia proseguono i lavori.
Il trasferimento
Un intervento di 2,7 mlioni per l’adeguamento della struttura al fine di ospitare i 700 del Benincasa. Lavori che, nonostante ritardi e slittamenti, stanno andando avanti. Il cantiere sarebbe dovuto terminare lo scorso 20 dicembre. Scadenza, anche questa, non rispettata. Ma per come si sono messe le cose, sembrerebbe che ormai tutta questa fretta di chiudere il cantiere il prima possibile non ci sia. Dunque la Provincia spera ancora di raddrizzare la situazione. Ma il silenzio che ritorna da Roma parla più di mille comunicazioni ufficiali.