Barista aggredita e minacciata ad Ancona, il coraggio di denunciare: «Ho paura, ora fermate il mio aguzzino»

Barista aggredita e minacciata ad Ancona, il coraggio di denunciare: «Ho paura, ora fermate il mio aguzzino»
Barista aggredita e minacciata ad Ancona, il coraggio di denunciare: «Ho paura, ora fermate il mio aguzzino»
di Federica Serfilippi
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Lunedì 10 Ottobre 2022, 04:50

ANCONA - Ha sporto denuncia ieri mattina alla caserma di Collemarino Francesca Mabiglia, la barista aggredita al supermercato da un ragazzo di 32 anni e poi minacciata via social con un video Instagram: «Sei una salma che cammina». Di fronte alla querela, verrà aperto un fascicolo per lesioni personali. «Aiutatemi, perché ho paura» la richiesta della vittima ai carabinieri.

Agli atti, per ora, c’è il referto del pronto soccorso di Torrette, dove è stata portata la titolare del Bar del Porto dopo le botte subite al supermercato, proprio sotto gli occhi del figlio 13enne.

Ha riportato contusioni varie, ne avrà per sette giorni. 


Le telecamere


I carabinieri guidati dal comandante Giuseppe Colasanto dovranno acquisire a breve anche le immagini del sistema di videosorveglianza del supermarket per mettere a fuoco l’episodio di violenza accaduto nel primo pomeriggio di venerdì, quando Mabiglia stava alle casse, intenta a pagare la spesa. E poi, i militari dovranno anche ascoltare le testimonianze rese dalla persone che hanno assistito alla scena. Presumibilmente, sono due i testimoni chiave: l’anestesista (cliente del supermercato) che ha soccorso la barista («mi ha tenuta sveglia, perché stavo perdendo conoscenza») e un ragazzo che trascinato via il 32enne dalla sua vittima. Una volta svolti tutti gli accertamenti, l’informativa dei carabinieri arriverà sul tavolo della procura. Poi, da lì il pm titolare del fascicolo dovrà valutare se ci sono gli estremi per ottenere una misura cautelare, come il divieto di avvicinamento alla persona che ha sporto denuncia. Non ci sono gli estremi per far scattare il Codice Rosso: non è un caso di stalking o maltrattamenti. Quanto successo è stato per ora inquadrato in un singolo episodi di aggressione. 

L'appello


«Io chiudo il bar di notte, ho paura che mi segua e mi possa ammazzare. Mi devo guardare le spalle». Era stato l’allarme lanciato dalla Mabiglia. Dopo la violenza al market, il 32enne è stato ricoverato a Torrette, nel reparto di Psichiatria. Sarebbe un volto noto alle forze dell’ordine. 

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