Ancona, violenza sessuale al Passetto:
versioni contro. Test sugli abiti per la verita

Ancona, violenza sessuale al Passetto: versioni contro. Test sugli abiti per la verita
di Federica Serfilippi
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Domenica 14 Luglio 2019, 04:55

ANCONA - Versioni contro. C’è quella di lei che sostiene di essere stata indotta a bere controvoglia un superalcolico dal sapore acre, forse vodka aromatizzata al limone, e poi di essere stata molestata da quel ragazzo che conosceva appena e più grande di lei di tre anni. C’è il racconto di lui che, invece, afferma di non averla costretta a fare nulla che lei non volesse davvero. Insomma, tutto quello che c’è stato a pochi passi dalla Seggiola del Papa del Passetto, mentre ormai sulla spiaggia era buio pesto, sarebbe avvenuto consensualmente. Nessun obbligo, nessuna forzatura, nessun abuso. Eppure, sul ragazzo – un 17enne anconetano – ora pende la pesantissima accusa di violenza sessuale. È indagato a piede libero.
Il fascicolo della Procura dei Minorenni è stato aperto dopo la denuncia sporta dalla presunta vittima, 14 anni anche lei di Ancona, al termine di una nottata choc, passata in gran parte al pronto soccorso del Salesi.
 
Mentre lei veniva visitata e rincuorata dal personale sanitario, il suo presunto molestatore veniva portato in questura per fornire una primissima versione dell’episodio in cui è coinvolto. Al vaglio degli inquirenti della Squadra Mobile (sezione reati contro la persona, in danno di minori e reati sessuali) c’è una vicenda che presentata ancora molti punti oscuri. A partire proprio dai differenti racconti dei due minori. 
Alcuni dubbi potranno essere sicuramente risolti nelle prossime ore, con i primi input investigativi che emergeranno. Domattina, in un luogo protetto, verrà ascoltata dagli inquirenti la 14enne. Le sue parole verranno messe a verbale e per lei sarà l’occasione di raccontare a mente lucida tutti i frammenti della serata trascorsa con il 17enne e un gruppetto di amici lungo la spiaggia del Passetto. Ad assistere la giovane per il colloquio con le poliziotte della sezione, ci sarà l’avvocato Marina Magistrelli. Anche il ragazzo indagato verrà sentito all’inizio di questa settimana. Anche lui, per sua garanzia, verrà accompagnato dal suo legale.
Non è escluso che in tempi brevi verranno chiamate a rapporto le persone con cui la ragazzina e il 17enne stavano passeggiando poco prima della presunta violenza. Ma gli investigatori guidati sul campo dal vice questore Carlo Pinto e coordinati dal procuratore minorile Giovanna Lebboroni attendono anche i risultati dei laboratori della Polizia Scientifica. 
Qui sono finiti gli indumenti indossati dai due ragazzi al momento dei fatti avvenuti pochi metri più avanti della Seggiola del Papa, laddove termina la fila di grotte. I vestiti verranno analizzati per cercare eventuali tracce organiche o dna che possano essere riconducibili a un’eventuale aggressione fisica. Stando alle prime testimonianze raccolte sul posto giovedì sera, la ragazza non aveva segni evidenti di graffi o contusioni. E i vestiti che portava sembravano essere in ordine. Apparentemente, non c’erano strappi e lacerazioni.
Era sotto choc, in stato confusionale e angosciata quando è stata soccorsa da un 40enne che attorno alle 22 stava per finire la cena in grotta con moglie e figli. Si è precipitato fuori quando ha sentito le urla. È stato lui a chiamare il padre della giovane e a innescare la catena dei soccorsi, piombati immediatamente al Passetto. All’uomo che l’ha aiutata, la ragazza avrebbe detto in lacrime di essere stata stuprata.
Mentre lo diceva, dietro di lei accorrevano il 17enne e una coppia di fidanzati (sempre minorenni) con cui la vittima aveva raggiunto la zona nei pressi della Seggiola del Papa. Il terzetto ha subito raggiunto la 14enne non appena l’ha vista alzarsi dalla spiaggia e correre all’impazzata in direzione dell’ascensore.

La presunta violenza sarebbe avvenuta mentre la coppietta si era appartata e, dunque, l’indagato era rimasto solo con la ragazzina che ha sporto denuncia. In origine, però, ad uscire erano stati in cinque: la coppietta, il 17enne, la 14enne e il suo fidanzatino. Quest’ultimo aveva abbandonato la comitiva per tornare a casa all’ora di cena. La scena dell’arrivo dei soccorritori, giovedì, non è passata inosservata alla moltitudine di persone che affollava la pineta del Passetto. Il tam tam di voci su una possibile violenza sessuale si è subito espanso, facendo temere il peggio quando la ragazzina è stata caricata in ascensore con la barella e portata all’interno di un’ambulanza della Croce Gialla. Per mantenere la privacy ed evitare scatti indiscreti dei presenti le è stato coperto il volto con un telo. 

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