Violenza in casa, scappa da Perugia. Inseguita dal marito fino ad Ancona: i maltrattamenti duravano dal 2012

Violenza in casa, scappa da Perugia Inseguita dal marito fino ad Ancona
Violenza in casa, scappa da Perugia Inseguita dal marito fino ad Ancona
di Federica Serfilippi
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Venerdì 3 Febbraio 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 10:34

ANCONA In casa, per lei, era diventato un inferno. Soprusi, insulti e minacce di morte, anche davanti al figlio adolescente. Una situazione insostenibile che l’ha portata a trasferirsi da Perugia ad Ancona. Ma non è bastato. Perché, stando alla polizia, il marito 45enne avrebbe continuato a renderle la vita impossibile, con un paio di incursioni violente nel capoluogo dorico. La donna ha potuto tirare un sospiro di sollievo mercoledì mattina, quando al coniuge, gli agenti delle Squadre Mobili di Ancona e Perugia (città dove l’uomo vive) hanno notificato il divieto di avvicinamento alla vittima. Non solo l’uomo non potrà più avere contatti con la donna, ma anche con il figlio, testimone di alcuni episodi di maltrattamenti, reato per cui si procede.


I fatti

Il lavoro degli investigatori è iniziato lo scorso dicembre, quando la donna, quarantenne, si è decisa a chiedere aiuto al Soccorso Violenza Sessuale e Domestica del Policlinico di Milano, città dove si trovava per trascorre qualche giorno di vacanza. È stata una sua amica a convincerla a denunciare anni di soprusi e violenze, iniziate - stando al racconto della persona offesa - nel 2012.

Prima, tra le mura domestiche, gli scatti d’ira del 45enne sarebbero rimasti su un piano verbale, poi passati alle vie di fatto a partire dal 2020. Durante quell’estate, la donna ha raccontato di essere stata aggredita con un pugno in testa, motivo per cui era scappata momentaneamente da casa. Tornata, le cose non erano migliorate. Nel 2021 sarebbe stata colpita da una sequela di calci e pugni. Lo scorso dicembre, ha sostenuto di essere stata aggredita mentre si trovava in auto con il marito. I colpile avevano fatto sanguinare il volto. 

Il trasferimento

C’è stata poi la decisione di venire ad abitare ad Ancona con il figlio. Qui, per la procura, il marito l’avrebbe raggiunta in almeno due occasioni per aggredirla verbalmente e fisicamente. Dopo la segnalazione di Milano e l’ultimo episodio accaduto nel capoluogo dorico, la donna si è decisa a parlare con gli investigatori della Squadra Mobile, diretti dal vice questore Pinto. Il gip ha così imposto la misura cautelare al marito, indagato per maltrattamenti in famiglia. 

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