Vergogna ex Umberto I: slitta ancora la riapertura del Poliambulatorio. Bisognerà fare altri quattro mesi d’attesa

Vergogna Poliambulatorio: slitta ancora la riapertura. Bisognerà fare altri quattro mesi d’attesa
Vergogna Poliambulatorio: slitta ancora la riapertura. Bisognerà fare altri quattro mesi d’attesa
di Andrea Maccarone
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Sabato 28 Ottobre 2023, 01:45 - Ultimo aggiornamento: 11:21

ANCONA  - L’odissea del Poliambulatorio ex Umberto I forse alle battute finali. S’era detto anche l’estate appena passata, quando l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, aveva azzardato la riapertura della struttura a metà novembre. Deadline saltata a causa di un intoppo burocratico per l’allaccio degli impianti elettrici. Ostacolo superato solo adesso, quando l’Ast Ancona e il Comune sono riusciti a trovare un accordo con la curatela fallimentare che segue il Padiglione (prima di proprietà del gruppo Santarelli) per poter accedere alla cabina Enel per eseguire i lavori di collegamento dell’alimentazione elettrica dei due padiglioni di proprietà dell’Ast. 

 

La previsione 


A fare il punto sulla situazione è il direttore dell’Ast Ancona che annuncia la riapertura del presidio «nei primi mesi dell’anno prossimo - afferma -.

La gara per l’acquisto degli arredi si è conclusa con l’acquisizione delle offerte presentate dai concorrenti. Mentre il trasferimento degli arredi che devono arrivare dai poliambulatori del Viale della Vittoria avverrà entro la fine di quest’anno».

Un’idea più chiara sulla tabella di marcia il direttore dell’Ast Ancona l’avrà la prossima settimana: «Giovedì prossimo ci sarà un incontro tra gli uffici tecnici di Ast Ancona e Comune per definire alcuni aspetti, tra cui come portare a regime la struttura» fa sapere Stroppa. Fatto sta che il poliambulatorio attende il taglio del nastro da 6 anni. In mezzo lungaggini burocratiche, intoppi, Covid, rincaro dei prezzi delle materie prime. E quando tutto sembrava ormai essersi messo per il verso giusto, con una data di apertura prevista per metà novembre, ecco che arriva un altro slittamento di almeno tre-quattro mesi. «I lavori si sono allungati per cause non dipendenti dall’Ast di Ancona – spiega l’assessore Saltamartini –, ma al termine il capoluogo potrà contare su un poliambulatorio e su una struttura residenziale, due elementi di cui il territorio ha bisogno. In questo modo diamo nuova vita ad un complesso che rischiava anche di essere una incompiuta fatiscente, trasformandola in servizi per la comunità». 


I rinvii


L’inaugurazione del poliambulatorio in piazza Cappelli era prevista nel novembre 2017, dopo che le ruspe si erano messe in moto il 24 aprile 2016 in una giornata definita “storica” dall’allora sindaca Valeria Mancinelli. Poi la conclusione dei lavori è slittata alla primavera del 2019, quindi a fine 2021. In mezzo c’è stato il Covid, poi è intervenuta la guerra in Ucraina, insieme al caro prezzi delle materie prime. A luglio scorso, quando sembravano essersi diradate le nubi, mancavano però gli allacci del gas e soprattutto dell’elettricità. Colpa di interferenze tra l’area del cantiere e quella che rientra nel fallimento della ex Santarelli, dove sarebbero dovute sorgere 300 abitazioni luxury, inghiottite da un crac da quasi 300 milioni di euro. Senza corrente stabile è impossibile collaudare gli impianti, tutti domotizzati, che rischiano di essere già vecchi per quando verrà aperto il poliambulatorio. Problema superato, a quanto dicono dall’Ast. 


La destinazione 


Non resta che guardare con fiducia all’apertura, l’anno prossimo, dei due padiglioni: uno destinato a poliambulatorio, si sviluppa su quattro piani. L’altro destinato alla residenzialità per 46 posti letto su 4 piani di cui: 8 posti letto al piano terra per residenza protetta, altri 12 al secondo piano, al terzo piano 20 posti letti di Rsa e all’ultimo piano 6 posti letto di Hospice. L’accesso a tutta l’area dell’ex nosocomio avverrà direttamente da Largo Lorenzo Cappelli.

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