ANCONA - Sempre più spavaldi e sempre più giovani. All’ultimo tavolo del Comitato per l’ordine e la sicurezza, convocato dal prefetto Pellos, la dirigente Asur Storti ha richiamato l’attenzione delle forze dell’ordine e del Comune «sul coinvolgimento anche di ragazzini di 10-12 anni. E per questo faremo incontri ed interventi mirati nelle scuole» ha assicurato l’assessore alla Sicurezza, Stefano Foresi, rispondendo all’interrogazione urgente presentata dal consigliere Angelo Eliantonio (Fdi) sull’escalation delle baby gang.
«Ci siamo anche nella parte educativa» ha aggiunto Foresi, riepilogando gli interventi effettuati sui vari fronti. «Il 90 per cento dei vandalismi sono stati scoperti e i responsabili identificati, ma per arrivare a questo sono importanti le telecamere - ha sottolineato Foresi - Ne stiamo installando altre 4 in alcune zone della città: piazza Salvo d’Acquisto, giardinetto di via Scosciacavalli, PalaBrasili a Collemarino il parco Pacifico Ricci agli Archi».
Foresi ha ricordato che «migliaia di ragazzi in città praticano sport, sono attivi nel volontariato o negli scout», tuttavia «il fenomeno delle baby gang non va sottovalutato e ogni settimana il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza discute e decide azioni costanti.
Foresi ha inoltre ricordato i progetti portati avanti con i servizi sociali ed educativi, tra cui «i centri ricreativi e i centri giovanili dove viene messo in atto l’aiuto allo studio per gli alunni sia delle elementari che delle medie. Così come negli ultimi quattro anni lo stesso servizio è stato attivato per gli studenti delle superiori con un tutor per ogni ragazzo. E con l’Asur, che ha richiamato l’attenzione sull’abbassamento dell’età a 10-12 anni dei ragazzi protagonisti di certi episodi, effettueremo degli interventi nelle scuole per far conoscere i problemi legati ad alcune situazioni, come ad esempio l’alcolismo».
«Il fenomeno va arginato subito - ha affermato il capogruppo Fdi, replicato Eliantonio, nella replica - la gente è esasperata, in particolare chi lavora. L’aumento della sorveglianza trova in noi alleati leali, ma l’assessore come hobby evidentemente fa il regista con tutte queste telecamere in città. Qui parliamo di prevenzione, i ragazzi sono ben noti e sarebbe il caso anche di ragionare su presìdi fissi anche della polizia locale. Noi lo chiediamo, pur conoscendo l’allergia all’impiego in questo modo degli agenti da parte dell’Amministrazione» ha concluso Eliantonio che ha poi ricordato la recente approvazione della legge regionale sul supporto alla psicologia nelle scuole.