La vendetta si trasforma in maxi rissa. Che ring in piazza del Papa: in 8 dal giudice

La vendetta si trasforma in maxi rissa. Che ring in piazza del Papa: in 8 dal giudice
La vendetta si trasforma in maxi rissa. Che ring in piazza del Papa: in 8 dal giudice
di Federica Serfilippi
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Domenica 24 Settembre 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 12:21

ANCONA Ad accendere la miccia erano stati vecchi rancori. E, così, piazza del Papa si era trasformata in un ring con due fazioni contrapposte. Botte a mani nude, ma anche a suon di bottigliate. In tre, tutti minorenni, erano finiti al pronto soccorso di Torrette. Era la notte del 30 maggio 2020. A distanza di oltre tre anni, la maxi rissa è finita nell’aula del gup Alberto Pallucchini.

L’udienza preliminare è stata incardinata per otto ragazzi che, all’epoca dei fatti, avevano tra i 18 e i 21 anni, residenti tra Ancona e la Val Musone.

Stando alla ricostruzione della polizia, alla zuffa avevano partecipato anche due minorenni, per cui è stato aperto un fascicolo a parte dalla procura di via Cavorchie. La prossima udienza per i maggiorenni si svolgerà il 31 ottobre. In due, attraverso i loro difensori, hanno già espresso l’intenzione di chiedere la messa alla prova. Altrettanti ragazzi procederanno con il rito abbreviato. Per i restanti si profila, in caso di rinvio a giudizio, il dibattimento. Due le accuse: rissa e lesioni, perché c’erano stati tre feriti (tutti minori) trasportati a Torrette. 


Il precedente


Tra i ragazzi portati all’ospedale c’erano stati anche i due fidanzatini 17enni che nel corso della Notte Bianca del 2019 (quella del concerto dei Subsonica) erano stati aggrediti al porto da una baby gang che, poi, si era vantata sui social della violenza. Della coppia, lui aveva subito la frattura di una costola, lei era invece caduta malamente nel parapiglia, facendosi male a un ginocchio. Per l’aggressione, ai tre bulletti, tutti minorenni all’epoca dei fatti, era stata concessa la messa alla prova: 10 mesi di volontariato, tra la chiesa e la Caritas. La violenza esplosa al porto sarebbe direttamente collegata alla zuffa scoppiata in piazza del Papa, nata come una sorta di spedizione punitiva contro la coppia di fidanzati e i loro amici, responsabili di aver denunciato quanto accaduto nel corso della Notte Bianca.

Qualche componente del gruppo dei baby bulli aveva riconosciuto la coppietta e così era scoppiata la mega zuffa. Era andata in scena sul lato della Prefettura, sotto gli occhi di centinaia di persone che stavano trascorrendo la serata nel salotto della movida cittadina. Qualcuno aveva anche ripreso le scene choc con il cellulare: «Guarda che bastonate» si sentiva dire. Sì, perché erano anche volate le bottigliate. Qualcuno, all’epoca, giurava di aver visto anche le cinghiate. Un parapiglia infernale terminato con l’arrivo della polizia, che nel giro di 48 ore era riuscita a denunciare i protagonisti della zuffa. 


I fidanzatini (lui è stato indagato per la rissa dalla procura minorile) erano finiti a Torrette: la ragazza aveva subito la frattura del polso, il ragazzo un trauma cranico e contusioni multiple. Un 16enne (anche lui indagato) aveva riportato ferite al labbro e fratture dentali. 

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