Picchia la madre, minaccia l’avvocatessa: ritorna in carcere lo stalker irriducibile

Picchia la madre, minaccia l’avvocatessa: ritorna in carcere lo stalker irriducibile
Picchia la madre, minaccia l’avvocatessa: ritorna in carcere lo stalker irriducibile
di Andrea Maccarone
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Sabato 28 Ottobre 2023, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 07:48

ANCONA Di nuovo in carcere lo stalker irriducibile. Il 27enne anconetano (S. S. le iniziali) era stato raggiunto più volte da misure restrittive per maltrattamento e minacce gravi nei confronti della madre e dell’amministratrice di sostegno. Nonostante il divieto di avvicinamento il giovane ha continuato a violare i divieti impostigli. Addirittura era arrivato a sottrarre le chiavi di casa della donna con l’intenzione di farvi ritorno.


Le violenze 


Chiedeva di continuo soldi alla madre e quando lei non scuciva qualche banconota, per paura che servissero per andarsi a ubriacare o comprare droga, erano guai: insulti, minacce, percosse e strattoni, fino a farla cadere sul pavimento.

Neanche il fatto che la donna fosse invalida è servito ad impietosire il figlio che reiterava i comportamenti violenti.

Quando poi ha scoperto che l’amministratrice di sostegno di sua madre stava cercandole un’altra sistemazione, per sottrarla alle sue angherie, il giovane ha preso di mira anche l’avvocatessa, minacciandola di farla stuprare e uccidere da certi suoi amici romeni. Il ragazzo, tra l’altro, stava cercando informazioni su dove abitasse l’avvocatessa nominata dal tribunale per tutelare gli interessi di sua madre. Tutti comportamenti che hanno fatto scattare l’arresto e il carcere per il giovane. 


La storia 


La vicenda risale all’anno scorso quando nel marzo del 2022 lo stalker viene colpito da una misura cautelare con divieto di avvicinamento alla madre. Misura che non viene rispettata con la prosecuzione di comportamenti violenti nei confronti della donna. Ad aprile dello stesso anno il giovane viene portato in carcere. Una volta fuori, si ripetono i comportamenti pericolosi del ragazzo che a luglio di quest’anno riceve una nuova misura di divieto di avvicinamento con l’applicazione del braccialetto elettronico. Nonostante ciò i maltrattamenti sono andati avanti, da cui la decisione della custodia cautelare in carcere.

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