ANCONA Non era un caso isolato. Il lanciatore di pipì ha colpito almeno due volte. Uno scherzo - se così lo si può definire - di cattivissimo gusto sotto cui probabilmente si cela odio razziale. Non può essere casuale, infatti, che le vittime di questi attacchi sconcertanti siano giovani dalla pelle olivastra.
La Mini Cooper
Dopo il primo episodio denunciato dal Corriere Adriatico e avvenuto nella notte tra il 29 e il 30 dicembre in via XXIX Settembre, ne spunta un secondo, accaduto la sera precedente in all’angolo tra via Macerata e via delle Grazie.
Il precedente
L’auto sarebbe la stessa, di colore rosso, che la notte successiva è stata avvistata in via XXIX Settembre. Qui si è consumato un secondo raid, stavolta contro tre giovani, una 30enne e i suoi cugini, tutti d’origine africana, e sempre attorno all’una di notte. A bordo dell’auto c’erano 4 o 5 ragazzi. Il passeggero seduto davanti si è sporto dal finestrino e con la scusa di chiedere delle informazioni stradali, ha convinto uno dei tre giovani ad avvicinarsi. Era una trappola. Gli ha lanciato addosso del liquido, gridando: «È pipì, scemo!». Quindi è scappato a tutto gas insieme ai compagni di bravate, tra l’incredulità e la rabbia dei tre giovani che, inizialmente, hanno temuto si trattasse di acido. Sono due gli episodi segnalati, ma non è escluso che il lanciatore seriale di pipì abbia colpito in altre zone della città con il suo gioco odioso.