Ancona, il nemico degli stranieri torna a colpire. Pipì contro un indiano: «Nero, vattene». Caccia a una Mini Cooper

Ancona, il nemico degli stranieri torna a colpire. Pipì contro un indiano: «Nero, vattene»
Ancona, il nemico degli stranieri torna a colpire. Pipì contro un indiano: «Nero, vattene»
di Stefano Rispoli
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Martedì 2 Gennaio 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 15:28

ANCONA Non era un caso isolato. Il lanciatore di pipì ha colpito almeno due volte. Uno scherzo - se così lo si può definire - di cattivissimo gusto sotto cui probabilmente si cela odio razziale. Non può essere casuale, infatti, che le vittime di questi attacchi sconcertanti siano giovani dalla pelle olivastra.

La Mini Cooper

Dopo il primo episodio denunciato dal Corriere Adriatico e avvenuto nella notte tra il 29 e il 30 dicembre in via XXIX Settembre, ne spunta un secondo, accaduto la sera precedente in all’angolo tra via Macerata e via delle Grazie.

Qui un testimone che ha contattato la nostra redazione ha notato una Mini Cooper avvicinarsi a un ragazzo apparentemente indiano o bengalese: qualcuno si è sporto dal finestrino, gli ha urlato frasi razziste («Nero, torna a casa tua») e poi gli ha lanciato del liquido contenuto in una borraccia. Non è chiaro se si tratti di orina, resta però la gravità del gesto che ha lasciato esterrefatto il giovane raggiunto dalla sostanza, mentre era intento ad attraversare la strada all’altezza del semaforo.

Il precedente

L’auto sarebbe la stessa, di colore rosso, che la notte successiva è stata avvistata in via XXIX Settembre. Qui si è consumato un secondo raid, stavolta contro tre giovani, una 30enne e i suoi cugini, tutti d’origine africana, e sempre attorno all’una di notte. A bordo dell’auto c’erano 4 o 5 ragazzi. Il passeggero seduto davanti si è sporto dal finestrino e con la scusa di chiedere delle informazioni stradali, ha convinto uno dei tre giovani ad avvicinarsi. Era una trappola. Gli ha lanciato addosso del liquido, gridando: «È pipì, scemo!». Quindi è scappato a tutto gas insieme ai compagni di bravate, tra l’incredulità e la rabbia dei tre giovani che, inizialmente, hanno temuto si trattasse di acido. Sono due gli episodi segnalati, ma non è escluso che il lanciatore seriale di pipì abbia colpito in altre zone della città con il suo gioco odioso.

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