ANCONA - L’effetto dell’iniziativa privata in un luogo che necessita di essere riqualificato è il punto di partenza per una contaminazione in senso positivo. Concetto molto semplice che Massimo Pezzotti, titolare di Lumière - Bottega Pop, riassume così: «Il bello combatte il brutto, servono standard più alti». Con la postilla: «Più cura e pulizia del contesto, non guasta». L’imprenditore per anni ha gestito la sua rivendita di vini e prodotti tipici sotto la Galleria Dorica, per poi spostarsi sotto i portici di Piazza Cavour nei locali di Fàgola dove inaugurerà la nuova sede il prossimo 7 ottobre.
La “best practice”
«Per riqualificare un’area critica bisogna portare un’offerta di qualità e alzare l’asticella» continua Pezzotti, che prende ad esempio la “best practice” di Senigallia. «Fino a 10 anni fa via Carducci era un covo di Degrado - racconta -, poi sono arrivati: Brunelli, Nana e altri locali qualificati.
Chi investe
E sebbene la Galleria Dorica, così com’è, non brilli per cura, c’è però chi intende investire proprio lì. Infatti in Comune è arrivata una mail di interessamento verso uno dei locali sfitti. Tra gli operatori del settore ristorazione si parla di un collega che ha un’attività alla Baraccola. E che in Galleria Dorica sarebbe intenzionato ad aprire un punto vendita di prodotti tipici. Insomma, sulla carta la Galleria Dorica ha un appeal che continua ad attrarre possibili investitori privati. Ma tenuta in queste condizioni non può svolgere quel ruolo di centro commerciale naturale nel cuore della città. Intanto il Comune cerca un’interlocuzione con i proprietari dei locali al fine di trovare un modo per sostenere i costi degli interventi di manutenzione e restyling. E contestualmente lancia una crociata contro l’assalto dei piccioni.
La soluzione
Ieri pomeriggio l’assessore al Decoro urbano, Daniele Berardinelli, ha incontrato il veterinario Marco Pellizzari «per valutare l’utilizzo di un mangime sterilizzante per contenere la riproduzione dei piccioni» spiega. Da una prima ipotesi si stima che la popolazione dei piccioni ad Ancona sia tra 1.500/2mila unità. L’utilizzo del mangime agirebbe su circa il 60%. Ma se utilizzato correttamente, potrebbe portare alla riduzione della popolazione di volatili del 30% in tre anni.
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