Ex cinema Enel, uno scempio senza fine: tornerà all’asta per la settima volta

Ex cinema Enel, uno scempio senza fine: tornerà all’asta per la settima volta
Ex cinema Enel, uno scempio senza fine: tornerà all’asta per la settima volta
di Antonio Pio Guerra
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Martedì 27 Giugno 2023, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 15:35

ANCONA Che sia la volta buona? La data è quella del prossimo 7 settembre, quando l’ex cinema Enel di via San Martino tornerà all’asta. E lo farà per la settima volta, ora con un prezzo base inferiore al milione di euro. Poco più di 794mila euro, per la precisione: praticamente un sesto della valutazione (quella riveduta) che una perizia del 2019, a firma dell’ingegner Michele Piersimoni, aveva fissato a 4,65 milioni di euro. 


Il fallimento 


Che è poi diventata la base d’asta della prima chiamata rivolta ai potenziali acquirenti e fissata per l’aprile del 2020 - nessun compratore.

Da allora, l’immobile di via San Martino - oltre 6mila metri quadri - è già tornato in vetrina per altre cinque volte. Eppure non sono bastati nemmeno gli sconti da grandi magazzini per trovare una nuova proprietà per l’ex cinema, finito nelle mani dell’ufficiale giudiziario dopo il fallimento della ditta fanese che l’aveva rilevato nel 2009 per 5 milioni e mezzo di euro.

Oggi della struttura originaria resta poco o niente. Come è comprensibile che sia, considerando che si tratta di una costruzione risalente agli anni Trenta e che versa in stato di totale abbandono da un trentennio. «Il compendio si trova in un cattivo stato di conservazione» scriveva l’ingegner Piersimoni già nel 2018, nella prima perizia affidatagli - che fissava il valore a cinque milioni e mezzo di euro. Il perito segnalava «crolli di controsoffittature, di architravi e di solai» così come «presenza di elementi costruttivi a probabile contenuto di amianto» e «necessità di interventi di messa in sicurezza statica prima di procedere ai lavori».

Insomma, una vera e propria bomba ad orologeria a due passi da corso Garibaldi. Oltretutto, a febbraio del 2022 è pure scaduto il primo Piano urbanistico di recupero redatto dall’ingegner Vladimiro Muti nel 2012. Il progetto prevedeva 35 abitazioni di social housing su quattro piani, con uffici sul quinto e locali commerciali al piano terra, oltre a due parcheggi. Del Piano, a marzo 2023 è stata redatta una nuova versione a cura del perito Marco Pastore, Direzione pianificazione Urbanistica del Comune di Ancona.

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