ANCONA - Altro che foyer a cielo aperto del teatro delle Muse. Piazza della Repubblica è una non piazza, uno snodo viario caotico, un’isola pedonale mancata, il regno della sosta selvaggia. Un gioiello calpestato, che in tutti questi anni nessuno ha mai saputo mettere in risalto. Ora tocca ai nuovi arrivati, al sindaco Daniele Silvetti e alla futura Giunta, mettere mano ad un luogo scenografico, con scorci unici sul mare, che in qualunque altra città d’Italia e del mondo sarebbe stata opportunamente valorizzata.
Gli obbrobri
Siamo alle solite.
Lo slalom
La sosta incivile è ovunque, perfino nel bel mezzo della piazza, dove l’aperitivo ai dehors si sorseggia con vista sul caos delle auto anziché sul mare, come potrebbe (e dovrebbe) essere in un mondo normale. Tra uno scatto e l’altro, ecco spuntare un automobilista che, per far prima, taglia la piazza passando direttamente sopra lo spartitraffico, sfruttando la rampa dei taxi. Ecco, sarebbe un sogno se da lì sparisse, come per magia, quella pensilina arrugginita, dolorosa a vedersi come un pugno nell’occhio. Poco più in là, una scolaresca attraversa la piazza in fila indiana, con i bambini costretti ad un complicato slalom nel traffico, sotto l’occhio vigile delle maestre. Ma lo sguardo deve andare anche a terra, dove le voragini hanno consumato il bitume “riparatore”, gettato alla bell’e meglio sul vecchio selciato, pure quello tutto sconnesso, al punto che le auto si cimentano in una sorta di Camel Trophy nel circuito attorno alla chiesa del Sacramento.
Il punto è che mettere d’accordo tutti sarà complicato. C’è chi invoca la Ztl, chi una pedonalizzazione totale, chi sogna fontane zampillanti e giochi di luce (così prevedeva il vecchio progetto del 2015 della precedente Amministrazione). In campagna elettorale il sindaco Silvetti aveva ipotizzato una Ztl in piazza della Repubblica, con un sistema di sosta veloce su largo Sacramento e lo spostamento dei taxi nell’area della Banca d’Italia. E poi decoro, «con un abbellimento sobrio, fruibile, senza stranezze multimediali o arredamenti che durano il tempo di una stagione». E aveva buttato là un’idea: spostare i Rinoceronti di Trubbiani da piazza Pertini a piazza della Repubblica. Sarà fattibile?
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