Sversamenti e divieti di balneazione: servono 8 anni per progetti e opere

Sversamenti e divieti di balneazione: servono 8 anni per progetti e opere
Sversamenti e divieti di balneazione: servono 8 anni per progetti e opere
di Massimiliano Petrilli
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Lunedì 20 Luglio 2020, 08:40

ANCONA  - Il primo passo per la progettazione è stato fatto con l’aggiudicazione dei primi tre lotti, ma la tabella di marcia per vedere gli effetti di queste maxi opere è ancora lunga. Almeno otto anni: cinque se ne andranno per la progettazione, altri tre per la realizzazione. Pioggia, allerte e divieti potrebbero così continuare a scandire il lavoro degli operatori balneari di Palombina e lo svago di chi sceglie il lido sabbioso per la propria estate. Il primo traguardo è stato raggiunto nelle settimana scorse con l’aggiudicazione dei tre lotti della progettazione degli interventi, sulla base del bando europeo predisposto da Viva Servizi. 

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La commissione di gara, dopo un rallentamento dovuto all’emergenza Coronavirus, ha provvisoriamente aggiudicato il primo lotto per progettare gli “Interventi sui fossi Manarini e della Palombina e realizzazione vasche di prima pioggia nel territorio di Palombina Nuova nel Comune di Ancona”. Per i lotti due e tre è già pronta la valutazione tecnica e l’aggiudicazione provvisoria avverrà a breve. Il secondo e il terzo lotto riguardano il territorio di Falconara: il primo concerne la stesura del progetto per la “Realizzazione del collettore di gronda e relativa vasca di prima pioggia” ossia per la conduttura che dovrà intercettare le acque nella zona collinare per portarle fino al depuratore.Il secondo è stato indetto per affidare la progettazione che porterà alla “Realizzazione di vasche di prima pioggia nel centro urbano di Falconara Marittima”.

L’aggiudicazione è progressiva: si parte dal primo lotto per poi procedere con il secondo e quindi con il terzo. Il tecnico che si aggiudica uno dei lotti non può vedersi affidati anche gli altri. In totale il costo della progettazione è di oltre 1,65 milioni: 666.615 euro per il primo lotto in territorio anconetano, 535.744 per progettare il collettore di gronda a Falconara e 448.471 per le vasche nel centro urbano. Procede dunque l’iter dell’intervento con cui Viva Servizi e la Aato puntano a risolvere la problematica dell’apertura degli scolmatori, che entrano in azione quando piove compromettendo la balneazione. Gli interventi prevedono un investimento di crica 22milioni di euro. Proprio perché si tratta di un intervento imponente, i tempi di realizzazione sono lunghi, dato che è stato necessario indire un bando europeo e le tempistiche sono dettate dal codice degli appalti pubblici. «Come spiegato alla presentazione del progetto - ha ricordato recentemente l’amministrazione comunale di Falconara in una nota - saranno necessari cinque anni per la progettazione, altri tre per la realizzazione».

Le opere poi saranno realizzate in tre stralci, che procederanno in parallelo per contenere in corso d’opera gli sversamenti: 9,3 milioni saranno destinati agli interventi su collettori e sollevamenti dei fossi Manarini e di Palombina ad Ancona. A Falconara è previsto un intervento di 7,1 milioni nella zona collinare della città, tra le vie Volta, Galilei, Matteotti ed Elia, dove sarà realizzato un collettore di gronda, una grossa tubatura sotto la strada per intercettare l’acqua prima che scenda a ridosso del litorale, per portarla direttamente al depuratore Vallechiara. L’obiettivo è di ridurre la portata delle condutture nella zona in pianura e la necessità di aprire gli scolmatori. Il secondo investimento a Falconara è di 5,6 milioni e prevede vasche di prima pioggia diffuse sul territorio per contenere l’acqua piovana nei picchi di precipitazioni per evitare che la pioggia aumenti la pressione nelle condutture fognarie.
 

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