Ancona, smarca il cartellino e va al bar. Condannato il vigile assenteista

Ancona, smarca il cartellino e va al bar. Condannato il vigile assenteista
Ancona, smarca il cartellino e va al bar. Condannato il vigile assenteista
di Federica Serfilippi
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Mercoledì 25 Ottobre 2023, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 15:08

ANCONA Due anni di reclusione, pena sospesa. È la condanna inferta dal giudice Corrado Ascoli a un ex ispettore del comando della polizia locale di Sirolo. L’uomo, 66enne ormai in pensione, doveva rispondere di due reati: falso materiale e la violazione della legge sul pubblico impiego, in merito alle fasulle attestazioni di servizio. 


Le segnalazioni

Almeno dieci episodi erano finiti nel mirino della procura dopo le segnalazioni fatte scattare dal comando stesso e dai carabinieri della stazione di Numana.

Durante le assenze dal comando, il 66enne avrebbe raggiunto il bar cittadino o la banca. I fatti vanno dalla fine di agosto a novembre 2019. Le assenze non giustificate, stando a quanto riscontrato, riguardavano pochi minuti o, al massimo, un’ora. Solo in un’occasione ci sarebbe stato un allontanamento dalla sede di lavoro più duraturo. E questo episodio fa riferimento alla mattina del 28 agosto 2019. A descriverlo in una passata udienza era stato il comandante dei vigili, Ferruccio Pierantoni. L’ufficiale, pur essendo libero dal servizio, quella mattina si era recato in ufficio. Dell’imputato neppure l’ombra. «Dai riscontri effettuati successivamente risultava il cartellino smarcato all’entrata alle 6.52 e in uscita alle 13.24» aveva detto il comandante. 

Le telecamere

Pierantoni aveva anche visionato le telecamere della cittadina, dove si vedeva il 66enne arrivare con l’auto a Sirolo per poi andarsene via subito dopo «e poi tornare alle 11.43». Questo, stando alla procura, sarebbe l’unico episodio di sconfinamento dell’imputato. Considerando le incongruenze, il comandante aveva chiesto a tutti i colleghi in servizio il 28 agosto una relazione dettagliata del lavoro svolto. L’imputato, che sosteneva di essere entrato in ufficio attorno alle 8, aveva sostenuto di essersi fermato a salutare un collega. Quel collega, in realtà, il 28 agosto non si trovava a Sirolo ma all’ospedale. Così aveva precisato il comandante quando era stato ascoltato in aula dal giudice. 

I minuti

Giusto per dare la misura delle assenze contestate: per esempio il 20 settembre sono stati conteggiati 13 minuti di assenza, il 24 settembre 17 minuti. Il Comune di Sirolo si era costituito parte civile con l’avvocato Fabrizio Naspi. L’ente è già stato risarcito dall’imputato, difeso dall’avvocato Antonio Osimani. La difesa valuterà il ricorso in appello dopo la lettura delle motivazioni. 

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