ANCONA - Il rapinatore in mascherina (chirurgica) non le ha dato nemmeno il tempo di rendersi conto di quello che stava accadendo. «Ho avuto una paura tremenda, mi sono detta: adesso mi uccide». Un velo di terrore ha avvolto la tabaccheria quando l’uomo, sulla quarantina, piuttosto alto, capello corto, occhi scuri e un marcato accento meridionale, in quel momento solo, si è avvicinato alla titolare, ha estratto un coltellino e con il manico l’ha colpita alla testa.
La poveretta è svenuta, un po’ per la paura, un po’ per il dolore. L’hanno ritrovata due clienti, arrivati poco dopo, quando ormai il malvivente era scappato con in tasca il malloppo, oltre 2mila euro rubati dalla cassa (ma l’importo è ancora in fase di quantificazione). Sono stati loro a soccorrere la donna e a dare l’allarme al 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Brecce Bianche, i colleghi del Reparto Operativo e gli specialisti della Scientifica per analizzare le immagini riprese dalle telecamere presenti all’interno e all’esterno dell’edicola-tabaccheria “La Suerte” di via Totti, alla Baraccola, dove ieri mattina attorno alle 11 si è consumato il colpo. Un luogo non esattamente isolato, vista la presenza di numerose attività e di uffici nel complesso direzionale alla base del quale si trova la tabaccheria depredata. Ora è caccia al rapinatore misterioso, scappato a piedi verso il parcheggio che dà sulla Statale: un’ottima via di fuga.
«Ero occupata al computer quando ho visto entrare quell’uomo che assomigliava a un mio cliente abituale - racconta Paola Rosati, titolare de “La Suerte” -. Soffro di claustrofobia, per questo spesso tengo la porta principale aperta, nonostante l’aria condizionata». Il malintenzionato si è avvicinato al bancone chiedendo un pacchetto di Chesterfield rosse, ma pretendeva uno sconto. «Diceva di avere solo 4 euro in tasca - continua la 59enne -.