Ancona, via i sigilli da SpiaggiaBonetti: lo chalet riparte da tre chioschi

Ancona, via i sigilli da SpiaggiaBonetti: lo chalet riparte da tre chioschi
Ancona, via i sigilli da SpiaggiaBonetti: lo chalet riparte da tre chioschi
di Stefano Rispoli
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Mercoledì 8 Luglio 2020, 12:02

ANCONA - Via i sigilli dallo chalet devastato dalle fiamme. La Procura ha disposto il dissequestro per SpiaggiaBonetti, lo stabilimento di Portonovo distrutto dal maxi rogo scoppiato nella notte tra il 29 e il 30 maggio su cui indagano i carabinieri, con la consulenza dei Ris e di un super esperto in materia di incendi. Appurato che molto probabilmente non si è trattato di un atto doloso ma di un problema di natura elettrica, il pm Marco Pucilli, su richiesta dell’avvocato Riccardo Leonardi che assiste Paolo Bonetti e la società La Baia srl, ha accordato il dissequestro dell’area, eseguito ieri dai carabinieri del Norm.

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I sigilli restano solo in una piccola porzione dello stabilimento, a segnalare il perimetro della zona dei contatori elettrici. Qui, infatti, gli investigatori organizzeranno un nuovo sopralluogo, dopo quello della scorsa settimana, per effettuare degli scavi e recuperare un cavo che potrebbe aiutare a risolvere il giallo della baia: era stato installato l’anno scorso, durante i lavori di ristrutturazione dello stabilimento e di potenziamento della linea elettrica che era stata elevata da 30 a 80 kilowatt, a collegare la cabina situata dietro i bagni al quadro elettrico principale.
 
Su questo cavo si concentrerà l’attenzione dell’ingegnere bolognese Gianluigi Guidi, perito nominato dalla Procura: era stato lui stesso, nell’ultima ispezione del 3 luglio, in presenza dei tecnici incaricati da una compagnia elettrica e dei consulenti di parte, a comunicare che non era più indispensabile il mantenimento del vincolo sull’intero sito, dal momento che le indagini ora possono essere ristrette in uno spazio di 1,30x2 metri, nel punto in cui si trovavano i contatori elettrici. 
Il dissequestro è stato richiesto, spiega l’avvocato Leonardi, «non solo per le esigenze economiche della società, che oltre ad aver subito ingentissimi danni patrimoniali ha in forza una decina di dipendenti già assunti con contratto stagionale, ma anche per il pericolo per l’ambiente, determinato dal mantenimento in loco delle macerie bruciate, costantemente esposte alle intemperie». Macerie che verranno rimosse, probabilmente via mare, non subito, visto che lo smaltimento richiederà tempo. Ma intanto, Bonetti ha ricevuto le autorizzazioni per riprendere un sia pur minimo servizio di ristorazione per i suoi clienti grazie a tre chioschi (uno in spiaggia per le bevande, due sul retro per la preparazione del cibo da consegnare direttamente all’ombrellone) che saranno attivi dal prossimo weekend. Un segnale di ripartenza, anche se il pensiero dell’imprenditore ora è tutto per la compagna Laura Campanella, ricoverata a Torrette da sabato scorso dopo lo schianto in scooter contro un Suv sulla strada del Monte: dopo l’intervento alla gamba, oggi verrà operata alla spalla, ma intanto è uscita dalla terapia intensiva. Un dramma nel dramma per i gestori dello stabilimento di Portonovo distrutto da un incendio misterioso.
Gli esperti dei Ris
L’ombra del dolo è stata pian piano allontanata dalle indagini che farebbero risalire l’innesco a un problema dell’impianto elettrico, forse a un sovraccarico: resta da capire se sia stato accidentale o colposo e, dunque, se ci siano delle responsabilità in capo a chi ha eseguito i lavori per potenziare la linea elettrica. In questo senso sarà fondamentale recuperare il cavo interrato, mentre un esperto dei Ris, nominato dalla Procura, effettuerà indagini specifiche di laboratorio sulla porta del capanno del titolare e su altri reperti sequestrati durante i sopralluoghi per isolare eventuali tracce di sostanze acceleranti.

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