A Portonovo l’erosione presenta il conto, Bonetti: «Ho perso metà degli ombrelloni»
Disdette ai clienti

A Portonovo l erosione presenta il conto, gli operatori perdono ombrelloni
A Portonovo l’erosione presenta il conto, gli operatori perdono ombrelloni
di Roberto Senigalliesi
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Mercoledì 10 Agosto 2022, 01:50

ANCONA - Una mazzata tremenda. Proprio in vista di Ferragosto, il momento clou della stagione. La mareggiata di questi giorni, che non è certo scemata, ha messo in ginocchio gli operatori della baia che hanno visto ridursi di tanto le spiagge, sia libere che degli stabilimenti, ridotte della metà in alcuni tratti.  E nulla ha potuto il palleggiamento bis operato tra Ramona ed il molo che è stato solo uno sperpero di denaro pubblico, visto che è stato effettuato quando si sapeva che sarebbe arrivato il mare grosso.  Tra gli operatori c’è chi, come Paolo Bonetti, è costretto a mandare la disdetta a quanti avevano prenotato l’ombrellone nelle prossime settimane per assoluta mancanza di spazio.

Persi più metà degli ombrelloni

«In pratica – afferma Bonetti – ho perso più della metà degli ombrelloni in spiaggia e quindi, considerato che sarà impossibile ripristinarla anche se il mare tornerà a calmarsi, non ho potuto fare altrimenti. Ho cercato di salvare gli spazi per i clienti dell’Internazionale e del Seebay, nel rispetto dei turisti che frequentano la baia. A questo punto – prosegue – serve un intervento radicale, un robusto ripascimento che mi auguro venga fatto, come promesso, il prossimo anno se vogliamo garantire un minimo di fruibilità delle nostre spiagge». Un altro operatore fortemente penalizzato dalla continua erosione è Eros Renzetti del Fortino Napoleonico. «Abbiamo- dice- investito diverse decine di migliaia di euro per ripristinare il muro di contenimento adiacente la struttura abbattuto dal mare lo scorso inverno, subendo un danno economico importante.

I nostri due giardini sono sempre più a contatto con il mare creando danni visibili ma anche altri che non si vedono ad occhio nudo. L’intervento che è stato fatto in questi giorni- prosegue Renzetti - che peraltro non ha interessato il perimetro delle spiagge del Fortino, al netto che è stato effettuato ad agosto, è una operazione di semplice manutenzione che lascia il tempo che trova. Una specie di lotta contro i mulini a vento, come è possibile vedere in questi giorni affacciandosi alle spiagge».

Le aspettative

Ma quali sono le aspettative per il prossimo anno quando, è stato promesso, verrà effettuato un ripascimento più radicale? «Spero che si decida di intervenire in maniera risolutiva - riprende Renzetti - Magari non pensando solo ad un ripascimento ma anche a progettare interventi che possano stabilizzare la costa. Non solo immissione di materiale, che alla fine porta danno all’intero ecosistema, ma anche interventi in mare. Penso, ad esempio, a barriere sommerse in grado di mettere in sicurezza spiagge ed immobili. So che i tecnici stanno lavorando a vari progetti – conclude – e spero proprio che il prossimo anno il problema dell’erosione venga risolto». Gianni Boriani, dello stabilimento Franco, ritorna su un concetto già espresso diverse volte. «Secondo me – dice- il primo intervento da fare è quello di sistemare il molo. Allungandolo e rinforzandolo, in modo da rappresentare un primo argine alla forza del mare, oltre ad utilizzarlo sia per quanto riguarda l’attracco del gommone di salvataggio sia per accogliere natanti in difficoltà. Partire da questo per poi proteggere adeguatamente le spiagge con un intervento radicale che duri almeno per qualche anno». 

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