Pnrr, fondi di alluvione e post sisma. L'allarme del nuovo procuratore generale Rossi: «Attenzione alla criminalità organizzata»

Pnrr, fondi di alluvione e post sisma. L'allarme del nuovo pg Rossi: «Occhio alla criminalità organizzata»
Pnrr, fondi di alluvione e post sisma. L'allarme del nuovo pg Rossi: «Occhio alla criminalità organizzata»
di Federica Serfilippi
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Martedì 24 Gennaio 2023, 06:25

ANCONA  - «I finanziamenti pubblici, penso al Pnrr, i fondi legati all’alluvione e alla ricostruzione post sisma, sono situazioni che possono attrarre la criminalità organizzata. I rischi di infiltrazione sono concretissimi. Per questo, l’attenzione va tenuta sempre alta».

Così il procuratore generale Roberto Rossi nel giorno del suo insediamento ad Ancona, nel posto lasciato libero nella primavera del 2021 da Sergio Sottani, andato a dirigere la procura generale di Perugia. Rossi, originario di Assisi e per otto anni procuratore capo di Arezzo, ha preso ufficialmente ieri le sue funzioni, suggellate da una breve cerimonia che si è tenuta in Corte d’Appello e a cui hanno partecipato i procuratori del distretto marchigiano e il presidente del tribunale di secondo grado, Luigi Catelli. 


«Sono onorato ed entusiasta dell’incarico ricevuto in questa terra bellissima e molto simile alla mia Umbria - ha detto Rossi -.

Sono ben consapevole dell’impegno che mi accingo ad assumere. Garantisco il massimo per corrispondere a questo ruolo in modo più opportuno, onorevole ed efficace possibile». Il neo procuratore generale ha già avuto modo di analizzare la situazione marchigiana, dal punto di vista della criminalità e della sicurezza pubblica. Il report più dettagliato sarà al centro dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. La cerimonia è attesa per sabato prossimo, al tribunale di Ancona. 


I pericoli 


«In questo territorio fenomeni drammatici di criminalità e di pericolo per l’ordine pubblica non vi sono. Ma ci sono rischi concretissimi, su cui occorre prestare la massima vigilanza». Gli esempi: «I rischi di infiltrazione della criminalità organizzata, particolarmente attratta da situazioni dove si prospetta l’arrivo di finanziamenti pubblici». 
I riferimenti, in sequenza: «Post terremoto, la recente inondazione e il Pnrr. Sono situazioni che attraggono fenomeni di riciclcaggio e inserimenti illeciti negli appalti dei finanziamenti pubblici. L’attenzione è altissima». 


Il curriculum


Rossi arriva dalla procura di Arezzo, dove ha coordinato indagini delicate e complesse. Tra queste, il crac di Banca Etruria e la morte di Martina Rossi, avvenuta dopo una caduta dal sesto piano di un albergo di Palma di Maiorca. Il decesso, inizialmente, era stato archiviato dalle autorità spagnole come suicidio. Poi, le indagini della procura aretina hanno portato a due condanne per tentata violenza sessuale nei confronti della ragazza. Ad Arezzo, il neo pg marchigiano ha indagato anche sul caso della morte dell’agente della Polfer Emanuele Petri, ucciso nel 2003 in un conflitto a fuoco con due brigatisti innescato sul treno Roma-Firenze.

L’indagine Rossi portò all’arresto e alla condanna dell’esponente delle Nuove Brigate Rosse Nadia Desdemona Lioce. Per un periodo è stato anche consulente del Governo nel Dipartimento per gli Affari Giuridici e Legislativi. Rossi è stato nominato procuratore generale dal Cms lo scorso novembre, spuntandola su Corrado Mistri, sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione di Roma. Il ruolo da pg era vacante da un anno e mezzo. 

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