ANCONA - Le frecce gialle si rincorrono lungo i tracciati di due mappe. È la rappresentazione grafica della rivoluzione-viabilità che scatterà a Torrette questa mattina, e che fino al 20 giugno non cederà il passo alla consuetudine. A imporre il cambio di rotta, dello scendere e del salire delle auto, sono i lavori per il nuovo Salesi.
Due comunicazioni, speculari, annunciano ai dipendenti e a chi per quell’ospedale dovrà passare che la logica d’ingresso non cambierà d’una virgola: varrà sempre quello lato monte, da via Metauro sulla statale 16, e l’altro sul versante mare, in via Di Giuseppe, con la carreggiata ristretta.
Ma è quando si decide di lasciarsi alle spalle il quartier generale sanitario che i percorsi si separano, per evitare l’effetto caos sul traffico in una zona già segnata dai tir, provenienti dal porto, che s’incolonnano. Così verranno chiuse al pubblico le corsie in uscita dal pronto soccorso verso l’ingresso principale, in direzione monte-mare: per andar fuori sarà percorribile la sola strada d’immissione su via Conca esterna, prima dell’uscita della rotatoria dell’elisuperficie. Una soluzione preclusa al personale ospedaliero, che potrà lasciare Torrette solo puntando in direzione mare: dalla sbarra accanto alla palazzina di Emodinamica, nei pressi del piazzale del vecchio bar, e da quella su via Tronto, sopra la Facoltà di Medicina. Per tutti vale l’invito a prestare la massima attenzione alla segnaletica stradale e il divieto di sosta lungo le carreggiate.
Non si transige: le vetture che intralceranno i lavori o la viabilità saranno rimosse dal carro attrezzi. Antonello Maraldo richiama all’ordine: «I mezzi di soccorso non dovrebbero avere disagi se tutti saranno disciplinati». Il direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti spiega il principio, più responsabilità che regole. «Abbiamo salvato un budello di strada su via Conca di sotto, quella che corre all’interno dell’ospedale.