ANCONA Ma quanto può durare un concorso per la nomina del primario di un Pronto soccorso? Con ogni probabilità, l’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche sta cercando di battere qualche record, altrimenti non si spiega come possa succedere che, dopo oltre un anno, non sia stato ancora scelto l’erede di Aldo Salvi, ormai in pensione.
L’iter
Era il lontano 23 agosto 2022 quando venne indette il bando per individuare la nuova guida del front office dell’unico Dea di II livello della regione.
L’esame
I colloqui ai quattro candidati che hanno presentato domanda - oltre alla stessa Contucci, i dirigenti medici Vincenzo Giannicola Menditto, Cinzia Nitti ed Emanuele Rossi - saranno condotti dalla commissione valutatrice il prossimo 3 ottobre e la scelta del vincitore dovrebbe essere immediata. Ma intanto è andato perso oltre un anno. A causare lo slittamento dei tempi è stato in primis il cortocircuito sul primo bando - quello del 23 agosto 2022 appunto - cassato ad inizio 2023 con ragioni quantomeno fumose («non c’erano quote rosa nella commissione», disse l’assessore Filippo Saltamartini in Consiglio regionale, ma la commissione non era ancora stata selezionata).
Il nuovo concorso è partito poi l’11 aprile e la commissione per valutare i curricula ed i profili dei candidati è stata sorteggiata tra maggio e giugno. A quel punto perché non far passare anche tutta l’estate prima di prendere una decisione sul nuovo primario? Tanto ormai, mese più mese meno. E così arriviamo alla cronaca di oggi, con i colloqui fissati il 3 ottobre.
La commissione esaminatrice è composta dai medici Paolo Baron, Roberto Pusinelli, Grazia Pecorelli, Andrea Strada, Gian Luca Proietti Silvestri e Rosa Intermite. Spetterà a loro decidere chi raccoglierà il testimone che fu di Salvi e che è stato tenuto in mano per due anni e mezzo dalla Contucci. Nella speranza che non si palesino altri intoppi all’orizzonte del concorso da Guinness dei primati quanto a tempistiche.
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