ANCONA - Sotto coprifuoco danneggiano le auto in sosta in via Cialdini. A una viene divelto lo specchietto, a un’altra rigata la portiera con un taglierino. Quando i residenti sentono gli schiamazzi, scendono in strada e bloccano un gruppo di giovani fino all’arrivo della polizia. Uno di loro inveisce contro le divise, si oppone all’arresto e danneggia l’auto di servizio sferrando dei calci.
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È terminata con un arresto e diverse denunce la notte brava di tre studenti anconetani. Del gruppo, a finire in manette per resistenza a pubblico ufficiale è stato un 19enne, prossimo alla maturità. È stato anche denunciato per i danni a due veicoli (in concorso con gli amici coetanei, ma lui nega ogni addebito) e per il possesso di un cacciavite a stella di 20 centimetri.
A causa dell’opposizione al controllo e all’arresto, due agenti delle Volanti sono finiti al pronto soccorso con una prognosi di cinque giorni ciascuno per traumi distorsivi. Ieri mattina, il giudice Francesca Grassi ha convalido l’arresto ma non ha disposto la misura cautelare, rinviando il processo al 7 settembre, dopo la fine degli esami di Stato. Il caos in via Cialdini è scoppiato attorno alla mezzanotte di venerdì. Stando all’accusa, i tre ragazzi avrebbero rotto lo specchietto di una Volkswagen Polo e rigato con un taglierino la carrozzeria di una Fiat 500.
Ad accorgersi dei danni sarebbero stati alcuni residenti e mentre chiamavano il 113, sono scesi in strada per bloccare i vandali. All’arrivo delle Volanti, il 19enne arrestato avrebbe iniziato a insultare le divise e i residenti. Una volta portato nell’auto di servizio, il 19enne a calci avrebbe anche rotto il finestrino. In udienza si è difeso respingendo le accuse e negando di avere danneggiato le auto.