Il Piano più tranquillo dopo l'ordinanza: «Ma gli ubriaconi si sono solo spostati. Servono più controlli»

Il Piano più tranquillo dopo l'ordinanza: «Ma gli ubriaconi si sono solo spostati. Servono più controlli»
Il Piano più tranquillo dopo l'ordinanza: «Ma gli ubriaconi si sono solo spostati. Servono più controlli»
di Teodora Stefanelli
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Mercoledì 23 Marzo 2022, 08:05

ANCONA - Al posto degli sbandati con i cartoni di birra in mano sulle panchine di corso Carlo Alberto ci sono gli anziani che chiacchierano tra loro al sole. Anche i giardinetti di piazza Ugo Bassi sono più ordinati e tranquilli. Stessa cosa vale per lo spazio davanti alla Coop di via Giordano Bruno: sono spariti i bivacchi, o almeno quelli che fino a pochi giorni fa si vedevano passando in pieno giorno. Al Piano ieri mattina non c’erano le forze dell’ordine a pattugliare ma si respirava comunque tutt’altra atmosfera rispetto alla settimana precedente.

A confermarlo, gli stessi commercianti della zona che però avvertono: «Non è tutto oro quel che luccica».

I timori 

L’ordinanza comunale entrata in vigore giovedì scorso che al Piano vieta di bere alcolici per strada ad ogni ora ha sortito il suo effetto anche se il timore è che i gruppetti noti che bevono e danno in escandescenze si siano solo spostati dietro l’angolo: «E poi – si chiede Francesco Barzillona titolare del bar pasticceria Maurizio - quando i fari in questa zona si spegneranno, cosa succederà? Quando terminerà tutto il clamore mediatico, il problema potrebbe ricomparire. Non è facendo i controlli una settimana che si risolvono le cose. Ci vorrebbe un pattugliamento meno plateale e più duraturo». Claudia Morgante dell’ottica Centrale Leonardo riflette: «La situazione è migliorata, ci sono meno persone che bevono, è vero, ma i controlli non possono fermarsi qui. Serve continuità». Anche Barzillona conferma che con l’ordinanza anti-alcol «in 5 giorni si è ripulita la zona. I miei clienti mi hanno detto che la situazione è più tranquilla, ma alla fine chi sono gli ubriaconi o gli sbandati aggressivi lo sanno tutti, sono stranieri, ma anche italiani». «Negli ultimi giorni sono più defilati – conferma Renato Radicchi, edicolante di corso Carlo Alberto – perché nelle vie principali c’è molta più polizia». Anche i giardinetti di piazza Ugo Bassi sembrano aver beneficiato delle nuove regole, anche se qui lunedì scorso un trentenne era stato aggredito: «Da quel giorno staziona spesso la polizia locale. Basta solo che queste persone non tornino a fare i comodi loro non appena se ne vanno le pattuglie» esclama il calzolaio Nazzario Pacioni che ha assistito al parapiglia dall’uscio della sua bottega. 
In effetti basta allontanarsi da corso Carlo Alberto e prendere le vie laterali che ritornano le scene di sporcizia e degrado tristemente note. 

Il degrado

Si trovano le solite bottiglie di birra abbandonate in mezzo alle aiuole.

Incuria, sporcizia, escrementi, un odore terribile di urina, in particolare nella zona di piazzale Loreto «dove - riporta Massimiliano Mangialardo, titolare dell’agenzia di pompe funebri - ci sono gruppi di persone che bivaccano. Stazionano qui tutto il giorno ed è capitato anche di vedere un uomo due giorni fa abbassarsi i pantaloni e fare pipì senza preoccuparsi del fatto che fosse giorno e le persone potessero vederlo». 

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