Ancona, si sente male e si ferma sulla panchina a 100 metri da casa: operaio trovato morto a 48 anni

Ancona, si sente male e si ferma sulla panchina a 100 metri da casa: operaio trovato morto a 48 anni
Ancona, si sente male e si ferma sulla panchina a 100 metri da casa: operaio trovato morto a 48 anni
di Federica Serfilippi
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Venerdì 8 Dicembre 2023, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 07:12

ANCONA - È uscito dall’appartamento che condivideva con altri connazionali attorno alle 19 di mercoledì e non è più tornato. Lo hanno trovato riverso attorno alle 4 di notte su una panchina di piazza del Crocifisso, agli Archi, a 100 metri dall’abitazione dove si appoggiava, in via Vasari 34. Per lui non c’è stato nulla da fare. È stato un malore a strappare alla vita Abdus Salam Sarker, bengalese di 48 anni e da tempo in Italia. 

La solidarietà


Regolare sul territorio, con un permesso di soggiorno valido fino al 2031, è stato sempre impiegato come operaio ai cantieri navali, tra il bacino della Fincantieri e quello della Crn.

Si era specializzato come stuccatore delle navi in costruzione. Negli ultimi mesi non stava lavorando e, per tirare avanti, capitava che a volte andasse a mangiare o a chiedere un aiuto nei locali delle associazioni benefiche. Viveva ad Ancona solo: un figlio lavora nel nord Italia, un altro addirittura all’estero. Anche i suoi fratelli vivono lontano dalle Marche. La morte del 48enne ha scosso ieri mattina tutti i componenti della comunità bengalese che vivono nella zona degli Archi. Una notizia arrivata come un fulmine e inaspettata, considerando che l’operaio non aveva grossi problemi di salute o che comunque che facevano presagire un decesso del genere, su una panchina e in piena notte. Essendo le cause delle morte naturali, il pm di turno, Andrea Laurino, ha restituito subito la salma ai familiari: non è stata trattenuta per un’eventuale autopsia. A lanciare l’allarme ieri notte sono stati alcuni residenti. Hanno visto un uomo riverso sulla panchina. Non si muoveva. Subito è scattata la task force dei soccorsi. Sul posto sono arrivate le pattuglie delle Volanti della questura e un’ambulanza della Croce Gialla. La morte è stata subito accertata, per il 48enne non c’è stato nulla da fare. Anche perché il decesso risalirebbe a qualche ora prima della scoperta del cadavere. Come possa aver trovato la morte lì, davanti alla chiesa degli Archi, sarà compito della polizia scoprirlo. Addosso aveva una felpa, non era coperto da un cappotto. Forse, stava tornando a casa e si è sentito male, appoggiandosi su una panchina, dove il malore - complice anche il freddo pungente della notte - lo ha travolto completamente, senza che riuscisse a chiedere aiuto. La salma è stata portata all’obitorio dell’ospedale di Torrette. 


La comunità


La notizia della sua morte è ieri mattina circolata nella comunità bengalese che vive agli Archi e dove il 48enne era molto conosciuto, essendo da quasi vent’anni nel capoluogo dorico. Lavoratore serio, non avrebbe mai avuto evidenti problemi economici. Si appoggiava in un appartamento di via Vasari 34, a centro metri da piazza del Crocifisso, quella casa che, forse, non è riuscito a raggiungere a causa del malore improvviso. Nell’abitazione vivono altri suoi connazionali, anche loro operai. Ieri mattina, un suo conoscente ha ritrovato le chiavi di casa proprio dietro la panchina dove si è consumato il dramma. Capitava che andasse a mangiare alla mensa di Padre Guido e che chiedesse vestiti alle associazioni benefiche, era noto, per esempio, ai City Angels. E non era raro, stando a quanto è stato possibile ricostruire, che a volte non tornasse a casa la notte, soprattutto dopo aver finito il turno a lavoro.

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