ANCONA Poco a poco la giunta prende forma. Sembrerebbe, infatti, che il sindaco Daniele Silvetti (occhi puntati sulla scadenza del 19 giugno per la convocazione del primo consiglio comunale) abbia intenzione di annunciare la composizione della squadra lunedì prossimo. Intanto proseguono le consultazioni con i partiti. Altro giro, altre indicazioni. Ieri un nuovo confronto con i partiti tradizionali, in particolare con quello che capitalizzerebbe la fetta maggiore della giunta: Fratelli d’Italia.
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Le quote rosa
Fino a qualche giorno fa il partito della Meloni, nell’ambito delle quote rosa, si era concentrato su una terna composta dalla funzionaria della Regione Orlanda Latini, attualmente nella segreteria del governatore Acquaroli, la docente Patrizia Serangeli e la coordinatrice di Gioventù Nazionale, Angelica Lupacchini.
In ballo
Sebbene il grosso della partita sarebbe già in cassaforte, ci sono ancora alcuni tasselli da mettere al proprio posto. Uno: quello della presidenza del consiglio comunale. Qui, il nome di Francesco Bastianelli, si starebbe raffornzando non poco. Fratelli d’Italia, che già avrebbe collezionato ben tre assessori, potrebbe rinunciare ad esprimere il vicesindaco in favore, appunto, della presidenza del consiglio. E Bastianelli sarebbe in pole per un ruolo che, anche lui stesso, vedrebbe molto adatto ad un profilo come il suo. Ultimo nodo da sciogliere: il nono assessore. Uno scranno che dovrebbe andare alla lista Ancona Protagonista, seconda più votata di tutta la coalizione di centrodestra. Silvetti vorrebbe, infatti, pescare dalla civica di sua emanazione per due assessorati. Uno, blindatissimo ormai da giorni, è quello della Caucci. Non resta che individuare l’altro nome. Una sola poltrona dove, però, ballerebbero due figure: il consigliere eletto Arnaldo Ippoliti e il fuorilista Stefano Tombolini. Un ballottaggio che verrà decretato entro il weekend.
L’ultimo step
Fatta la squadra, Silvetti dovrà cominciare a mettere mano alle deleghe. Per qualcuno sarebbero già emerse alcune indiscrezioni: Angelo Eliantonio, ad esempio, sarebbe molto vicino a guidare il Turismo e Attività produttive. Giovanni Zinni, invece, potrebbe andare al Bilancio. Il forzista Daniele Berardinelli se la giocherebbe sul filo dei Lavori pubblici. Mentre Manuela Caucci sarebbe ben piazzata in ambito Servizi sociali. L’unico ad avere la delega assicurata è Marco Battino: Università, Politiche giovanili, Start up ed Economia giovanile. Per gli altri sarebbe ancora tutto in via di definizione.
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