ANCONA - Non si arrende Cristina Tarsi. «Questa notte sono entrati i ladri nel nostro locale». Affida a un post su Facebook l’amarezza d’essere stata svegliata, alle cinque della mattina, dalla polizia che poco prima, durante un giro d’ispezione, aveva notato la vetrina del suo ristorante - La tana del polpo che si apre su via del Gallo - sfondata.
«Sabato avevamo finito di lavorare all’una passata e dopo quattro ore è arrivata la brutta sorpresa».
La giovane titolare, sul bilancio del danno, procede a spanne: «Sostituire quella vetrata, che sarebbe dovuta essere antisfondamento, sarà costoso.
I ladri hanno portato via anche tutti gli apparecchi elettronici - il registratore di cassa, i palmari per le ordinazioni e i telefoni cellulari - oltre al denaro che avevamo lasciato in negozio e ai diffusori per la musica in sala. Non riesco ancora a quantificare, ogni tanto mi accorgo di qualcosa che manca». Ieri a pranzo ha tentato di non scontentare i clienti che avevano già prenotato. «Abbiamo lavorato bene nonostante le difficoltà. Con i tavoli all’aperto e la cucina al chiuso usare carta e penna per la comanda è complicato». La resa, ma di 48 ore appena, arriva sui social. «Abbiamo sempre fatto tutto il possibile di fronte agli imprevisti, ma questa volta purtroppo dobbiamo fermarci per ripristinare le attrezzature che ci sono state sottratte e riparare i danni subiti». Segue l’arrivederci: «A martedì a cena, torneremo sicuramente più forti di prima». L’ultima battuta, sconsolata: «Di recente ho sentito di altri bar e ristoranti che hanno subito furti. Pare un accanimento, come se il Covid non fosse bastato».