Maxi risse, alcol e droga: sos giovani. La diocesi: riapriamo subito gli oratori. Don Umberto Rotili: «Facciamo rete insieme ai genitori»

Maxi risse, alcol e droga: sos giovani. La diocesi: riapriamo subito gli oratori. Don Umberto Rotili: «Facciamo rete insieme ai genitori»
Maxi risse, alcol e droga: sos giovani. La diocesi: riapriamo subito gli oratori. Don Umberto Rotili: «Facciamo rete insieme ai genitori»
di Marco Antonini
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Lunedì 6 Settembre 2021, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 10:02

FABRIANO - Consumo di stupefacenti, abuso di alcol. Protagonisti giovani e giovanissimi che, pur di divertirsi, ricorrono a tutto, anche al vandalismo. La Diocesi di Fabriano-Matelica punta a riaprire tutti gli oratori che si sono fermati causa Covid-19. L’Ambito 10 progetta iniziative con le scuole. «Nelle prossime settimane partiranno alcuni progetti di prevenzione con le scuole – dice il coordinatore dell’Ambito 10 di Fabriano, Lamberto Pellegrini. – Ci occupiamo di disagio giovanile, di contrasto al gioco d’azzardo e lotta alle dipendenze: problemi emersi anche nella nostra zona. Prima di tutto – prosegue - dobbiamo fare rete con tutti gli attori, anche con Asur, Diocesi, associazioni. Puntiamo sulla prevenzione».

  
I nodi
Il dottor Paolo Schiavo, responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale Dipendenze di Fabriano, deceduto a marzo, ancora non è stato sostituito ufficialmente.

Mancano anche assistenti sociali: l’auspicio è che le assunzioni di queste figure chiave da parte di Asur arrivino quanto prima. Su questi temi interviene anche don Umberto Rotili, parroco della chiesa Madonna della Misericordia di Fabriano e vicario foraneo della città. «Stiamo cercando – dichiara - di riaprire in tutte le parrocchie gli oratori, così da creare degli spazi dove i ragazzi possono trovare un ambiente educativo, con spazi positivi. Alla Misericordia riprenderemo il gruppo degli adolescenti, con gli studenti delle superiori. Con quelli delle medie creeremo percorsi per aiutarli a confrontarsi con i temi grandi della vita. Per i bambini avevamo ideato un Centro didattico ricreativo: lo riapriremo dopo la pandemia. E’ un modo per aiutare le famiglie nelle ore pomeridiane». 


L’appello 
Anche quella dell’alcol è una piaga. «C’è sempre stato, ma ora il problema è diventato emergenza. Serve collaborazione fra tutti gli enti educativi. Oggi i minorenni fanno comprare l’alcol dai maggiorenni. Mi appello ai genitori – dice don Umberto Rotili-. Facciamo rete, monitoriamo insieme la situazione dei nostri figli, non per dare un giudizio, ma con il desiderio di amare questi ragazzi e farli uscire da circoli viziosi dannosi. Da soli non si va da nessuna parte». Alcune parrocchie questa estate hanno ripreso le attività con l’oratorio estivo, come a San Nicolò. Gli ultimi episodi di cronaca avvenuti a Fabriano vedono protagonisti i giovani. Un ventenne di ritorno dall’Umbria, in taxi, nonostante la disoccupazione, è stato sorpreso con una dose di eroina; alcuni ragazzi sono stati fermati con l’hashish al parco con il pusher (un 25enne del posto, disoccupato, subito arrestato) che aveva a casa 18 grammi pronti per essere immessi sul mercato. C’è stata anche una rissa con lievi feriti per alcuni complimenti a una ragazza ai giardini Regina Margherita. Il parco, infatti, è spesso teatro di questi episodi. Qui, a Ferragosto, i carabinieri hanno denunciato un giovane 20enne di Fabriano: aveva 5 grammi di marijuana e 250 euro ritenuti provento di spaccio. Pochi giorni prima un altro 20enne, al parco è stato denunciato: nella perquisizione sono stati rinvenuti 30 grammi di marijuana.

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