Filobus, stop all’anello: sospesi i finanziamenti ad Ancona. L’opera slitta di 6 mesi

Il Ministero chiede chiarimenti sul progetto, al palo il contributo di 6 milioni La deadline spostata a metà 2025. Zinni: «Così decongestioneremo il centro»

Filobus, stop all’anello: sospesi i finanziamenti ad Ancona. L’opera slitta di 6 mesi
Filobus, stop all’anello: sospesi i finanziamenti ad Ancona. L’opera slitta di 6 mesi
di Andrea Maccarone
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Lunedì 29 Gennaio 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 12:13

ANCONAAnello filoviario col fiato sospeso. Il completamento dell’opera rimane appeso al finanziamento ministeriale di 6 milioni e 465mila euro. L’erogazione della somma è in attesa del nullaosta del Ministero che sarebbe dovuto arrivare a metà dicembre 2023, ma ad oggi tutto tace. Questo perché «il comitato tecnico del Ministero ha formalmente sospeso il giudizio relativo al nullaosta sul progetto dell'anello filoviario, chiedendoci ulteriori chiarimenti ed approfondimenti sul progetto» fa sapere il vicesindaco e assessore alla Mobilità urbana, Giovanni Zinni. Queste integrazioni «sono in corso di predisposizione - aggiunge l’assessore -, nel frattempo lo stesso Ministero ha spostato di 6 mesi le scadenze, quindi ad oggi dobbiamo stipulare i contratti attuativi dei lavori e della fornitura dei nuovi filobus entro il 30 giugno».

 

La roadmap

Costo totale dell’intervento 7 milioni e 165mila euro.

Il Comune interverrà con un co-finanziamento di 700mila euro. La roadmap iniziale aveva fissato a fine dicembre 2024 il completamento dell’opera. Ma con la revisione del cronoprogramma, e lo slittamento delle scadenze di 6 mesi, anche la deadline ha fatto un brusco balzo in avanti trovando una nuova collocazione temporale nella prima metà del 2025. La rete filoviaria conta già su un percorso esistente che collega piazza Ugo Bassi, Stazione ferroviaria, corso Garibaldi e piazza Cavour. Mancherebbe da unire un tratto: piazza Cavour-piazza Ugo Bassi. Questo per quanto riguarda, appunto, la funzionalità di cinta ad anello intorno al centro storico. Perché la rete filoviaria poi prosegue verso altre direttrici. Ad esempio da piazza Cavour al Viale della Vittoria, come da piazza Ugo Bassi al cimitero di Tavernelle. «È evidente che per la nostra amministrazione il progetto dell'anello filoviario è importante - sottolinea Zinni -. Innanzitutto rappresenta una tradizione di Ancona: essendo già predisposto storicamente, con un intervento non troppo impattante andremo a decongestionare il numero di corse da parte di Conerobus così da essere di aiuto ad efficientare l’azienda in questa difficile fase della sua vita».

La strategia

L’anello filoviario è sempre stato uno dei cavalli di battaglia dell’ex assessora e candidata a sindaco Ida Simonella che, anche oggi da consigliera comunale, non manca mai di ripetere quanto utile sia per supportare la mobilità in città. Il vicesindaco Zinni riprende il mantra del sindaco Daniele Silvetti: «Nessun pregiudizio ideologico». Quindi non ha difficoltà a mettere il cappello su un iter che è stato avviato precedentemente e su cui l’altra sponda della politica cittadina ha fondato il proprio programma elettorale. Il centrodestra se ne appropria e lo fa suo cambiandone sostanzialmente il senso. «Se la strategia è quella di disincentivare l’uso dell’auto privata senza penalizzare l’automobilista e chiunque voglia entrare in città, la parte del leone la fanno gli autobus - ravvisa Zinni - non la mobilità dolce che non è in grado di competere con l’uso del mezzo privato». La frecciata alle ciclabili della Simonella non è per niente velata.

La finalità

Il progetto dell’anello filoviario, secondo la visione del vicesindaco, ha una logica molto semplice ed è quella di «garantire all'utenza una migliore offerta, e più rapida, di mobilità sostenibile». Il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) è in via di definizione. I progettisti di Sintagma, che se ne stanno occupando, entro febbraio dovranno consegnare all’amministrazione comunale il documento completo.

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