ANCONA - Anello filoviario col fiato sospeso. Il completamento dell’opera rimane appeso al finanziamento ministeriale di 6 milioni e 465mila euro. L’erogazione della somma è in attesa del nullaosta del Ministero che sarebbe dovuto arrivare a metà dicembre 2023, ma ad oggi tutto tace. Questo perché «il comitato tecnico del Ministero ha formalmente sospeso il giudizio relativo al nullaosta sul progetto dell'anello filoviario, chiedendoci ulteriori chiarimenti ed approfondimenti sul progetto» fa sapere il vicesindaco e assessore alla Mobilità urbana, Giovanni Zinni. Queste integrazioni «sono in corso di predisposizione - aggiunge l’assessore -, nel frattempo lo stesso Ministero ha spostato di 6 mesi le scadenze, quindi ad oggi dobbiamo stipulare i contratti attuativi dei lavori e della fornitura dei nuovi filobus entro il 30 giugno».
La roadmap
Costo totale dell’intervento 7 milioni e 165mila euro.
La strategia
L’anello filoviario è sempre stato uno dei cavalli di battaglia dell’ex assessora e candidata a sindaco Ida Simonella che, anche oggi da consigliera comunale, non manca mai di ripetere quanto utile sia per supportare la mobilità in città. Il vicesindaco Zinni riprende il mantra del sindaco Daniele Silvetti: «Nessun pregiudizio ideologico». Quindi non ha difficoltà a mettere il cappello su un iter che è stato avviato precedentemente e su cui l’altra sponda della politica cittadina ha fondato il proprio programma elettorale. Il centrodestra se ne appropria e lo fa suo cambiandone sostanzialmente il senso. «Se la strategia è quella di disincentivare l’uso dell’auto privata senza penalizzare l’automobilista e chiunque voglia entrare in città, la parte del leone la fanno gli autobus - ravvisa Zinni - non la mobilità dolce che non è in grado di competere con l’uso del mezzo privato». La frecciata alle ciclabili della Simonella non è per niente velata.
La finalità
Il progetto dell’anello filoviario, secondo la visione del vicesindaco, ha una logica molto semplice ed è quella di «garantire all'utenza una migliore offerta, e più rapida, di mobilità sostenibile». Il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) è in via di definizione. I progettisti di Sintagma, che se ne stanno occupando, entro febbraio dovranno consegnare all’amministrazione comunale il documento completo.