Ancona, falciato da una Panda agli Archi: Damiano Gentile muore 10 anni dopo l’incidente

Falciato da una Panda agli Archi: Damiano muore 10 anni dopo l’incidente
Falciato da una Panda agli Archi: Damiano muore 10 anni dopo l’incidente
di Federica Serfilippi
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Domenica 31 Marzo 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 08:58

ANCONA L’impatto con la Fiat Panda guidata da un anziano era stato devastante. Damiano Gentile, 23 anni, era stato sbalzato sull’asfalto di via Marconi, sbattendo violentemente la testa a terra. Aveva perso conoscenza, finendo d’urgenza all’ospedale di Torrette. In coma, per le gravissime lesioni riportate alla testa. Era la sera del 17 dicembre 2014.

Da quel giorno, non si è mai purtroppo ripreso, nonostante le terapie continue delle strutture di riabilitazione.

Le speranze dei suoi cari, che non hanno smesso un solo giorno di stargli vicino e sperare in una ripresa, si sono dovute spegnere nella notte del Venerdì Santo. Il cuore di Damiano, che avrebbe compiuto 33 anni il 22 aprile, ha smesso di battere. 


Il dolore

La morte del giovane ha lasciato nella disperazione la mamma, Alessandra Lanni, e il fratello più piccolo, Riccardo. Ma anche tutti gli amici che ieri si sono stretti, tra chat e chiamate, in un cordoglio infinito per la perdita di Damiano. Il sorriso enorme, la voglia di scherzare, la bontà d’animo. Sono i ricordi che non svaniranno mai. L’incidente risale a quasi dieci anni fa. In via Marconi, Damiano era stato falciato mentre, probabilmente, stava cercando di attraversare la strada all’altezza della Farmacia degli Archi. Al volante della Panda c’era un 81enne.

Il ricovero e cure

Lo scontro era stato così violento da sbalzare il ragazzo ad alcuni metri di distanza dal punto d’impatto. Damiano era stato intubato e d’urgenza portato all’ospedale di Torrette, dove i medici avevano deciso di sottoporlo a un delicato intervento chirurgico alla testa. Dopodiché, era rimasto in coma nel reparto di Rianimazione. Enormi i danni patiti a seguito dell’incidente. Dopo aver lasciato Torrette, sono iniziate le cure nei centri riabilitativi.

E con le terapie sono arrivati i piccoli miglioramenti, a cui si sono appigliati amici e parenti con la speranza di poter un giorno tornare a vedere Damiano dietro quel biliardino sulla spiaggia di Marcelli attorno al quale passava le serate estive; oppure vederlo ridere a crepapelle a una delle sue battute; o innamorarsi a due passi dal mare a ogni alba vissuta; o ad allenarsi sul ring della boxe. Le speranze hanno lasciato spazio al dolore. 


Tanti ieri i messaggi di cordoglio. Tra questi, quello lasciato sui social da Angelica Lupacchini, presidente della Commissione Cultura, amica del 32enne: «Hai parato tutti i gol della tua vita e di quella degli altri. Dietro quella corazza e vestiti da hip hop ci sono il sorriso e il cuore di un ragazzo buono, di una generosità immensa. Ascolta Eminem da lassù, continua a giocare a calcio balilla e a proteggere la tua splendida famiglia». 


 

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