Daniele Silvetti, il nuovo sindaco di Ancona, si è insediato a Palazzo del Popolo: «Sul Pnrr aperti a collaborare»

Daniele Silvetti, il nuovo sindaco di Ancona, si è insediato a Palazzo del Popolo:«Sul Pnrr aperti a collaborare»
Daniele Silvetti, il nuovo sindaco di Ancona, si è insediato a Palazzo del Popolo:«Sul Pnrr aperti a collaborare»
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Mercoledì 31 Maggio 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 15:15

ANCONA Sala giunta del Comune, la presidente della Commissione elettorale, Fernanda Pasca, conferisce a Daniele Silvetti la fascia tricolore di sindaco della città. Il che significa che dovrà dimettersi da Presidente del Parco del Conero rimettendo nelle mani di Acquaroli la nomina in sostituzione. «Il primo segnale che voglio lanciare al popolo anconetano è di distensione e di grande apertura» ha esordito il sindaco, che sul Pnrr lancia addirittura un appello alla sfidante: «È stata sua la raccomandazione a portare avanti i progetti del Pnrr, quindi prendo atto di una sua implicita disponibilità a collaborare. Che gli 80 milioni di euro vengano dall’amministrazione precedente non mi imbarazza. Anzi, mi dà la possibilità di concentrarmi sulla visione di una grande Ancona».


La squadra 

Il primo step: la convocazione del Consiglio comunale. «Sarà il prossimo 19 giugno - afferma Silvetti - e in quell’occasione annuncerò chi saranno gli assessori e le rispettive deleghe».

Non è, però, ancora chiaro il quadro della composizione, sebbene voci sui possibili assessori cominciano a farsi sempre più insistenti. «Un dato certo è che saranno 9 più il sindaco» ha confermato Silvetti. E tolto Marco Battino che, per via dell’accordo di apparentamento, andrà ad occupare un posto sicuro in giunta (assessorato all’Università, Politiche giovanili, Start up ed Economia giovanile), gli altri otto dovranno uscire dalle liste o dalle indicazioni dei partiti. In lizza Giovanni Zinni e Angelo Eliantonio. Quest’ultimo, anello di congiunzione con il governo regionale, potrebbe addirittura svolgere il ruolo di vicesindaco. Un altro tassello quasi certo è Daniele Berardinelli, un veterano del consiglio comunale, quota Forza Italia. In ballo una poltrona per tre: Francesco Bastianelli (FdI), Arnaldo Ippoliti (Ancona Protagonista) e Stefano Tombolini ex sfidante al ballottaggio 2018 di Valeria Mancinelli e fondatore del movimento civico Ancona 60100. Resterebbe fuori il nome di Rodolfo Bersaglia alla Cultura, tecnico esterno che era emerso nei giorni scorsi.

Le quote rosa 

Come normativa dispone, le quote rosa in giunta devono essere il 40%, dunque Silvetti dovrà nominare 4 donne. L’avvocatessa Manuela Caucci, candidata nella lista Ancona Protagonista, sembrerebbe molto vicina alla delega Welfare e Servizi sociali. E al momento pare si stagli all’orizzonte un braccio di ferro tra la consigliera Antonella Andreoli (Lega) e Marina Taus, medico di Torrette, spinta sempre dal mondo leghista. In casa Fratelli d’Italia cresce l’ipotesi Angelica Lupacchini. Mentre un’altra donna proveniente dalle fila di FdI potrebbe essere la docente Patrizia Serangeli, eletta in consiglio comunale, con la delega alla Scuola. Dunque questo si avvicinerebbe ad essere il quadro dentro il quale Silvetti potrebbe orientare le proprie scelte.

I dirigenti 

Le poltrone in bilico: portavoce del sindaco, segretario e direttore generale. «Sono figure fiduciarie del sindaco - puntualizza Silvetti -. E poi i dirigenti in scadenza, come il Comandante della polizia locale». Insomma, sembrerebbero diverse le figure apicali prossime a liberare la scrivania in virtù del cambio alla guida.

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