Ancona, costretto da mesi a vivere in macchina: 40enne trovato in spiaggia colpito da malore

Ancona, costretto da mesi a vivere in macchina: 40enne trovato in spiaggia colpito da malore
Ancona, costretto da mesi a vivere in macchina: 40enne trovato in spiaggia colpito da malore
di Claudio Comirato
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Venerdì 4 Novembre 2022, 09:16

ANCONA - Da mesi dorme in machina, ieri ha avuto un malore e i soccorritori sono dovuti arrivare in spiaggia per raggiungerlo. Era privo di sensi ieri mattina attorno alle 10 nel tratto di spiaggia vicino alla vecchia stazione ferroviaria. Nei pressi dell’adiacente cavalcavia da mesi un quarantenne proveniente dalla provincia di Bolzano - così ha raccontato a chi lo ha aiutato - vive accampato nella sua auto parcheggiata in zona. 

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Una presenza passata inosservata d’estate, ma ora in tanti si sono accorti dell’auto stipata di generi alimentari e vestiti. Una situazione igienico sanitaria allarmante, per questo nei giorni scorsi erano state fatte segnalazioni. Ultimamente le condizioni di salute dell’uomo sono notevolmente peggiorate. Il 40enne, prima socievole, è divenuto schivo. Ieri mattina, pallido in volto, è sceso dalla vettura e con addosso una sola maglietta a maniche corte ha cercato di raggiungere la spiaggia in preda ad una forte dissenteria. Con passo incerto e tremante il quarantenne è riuscito ad oltrepassare il cavalcavia per poi perdere i sensi sulla spiaggia. Complice la bella giornata di sole in tanti hanno notato l’uomo in palese difficoltà lungo la scalinata e sono partite le chiamate al 112, numero unico dell’emergenza territoriale.
Sul posto la centrale operativa del 118 ha inviato un mezzo della Croce Gialla di Falconara.

I militi hanno raggiunto l’uomo in spiaggia che ha spiegato i suoi problemi ed ha accettato di essere trasferito al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette. Avvolto in un telo bianco, il 40enne poco alla volta è riuscito a risalire le scale, quanto è bastato per adagiarlo in una barella ed iniziare il trasporto in direzione dell’ospedale. A seguire le fasi del soccorso un gruppo di persone e alcuni gestori di stabilimenti balneari. Tutti concordi nel sostenere che il 40enne ha bisogno di essere aiutato.

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