PESARO- I bisogni del cane, le telecamere, il contratto. Questi sono i tre ingredienti di una lite tra vicini che non si è risolta ed è approdata in Tribunale. A finire sul banco degli imputati un 57enne accusato dal suo vicino, o meglio, da chi gli aveva affittato casa di aver distrutto le telecamere di videosorveglianza del cortile.
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Il proprietario di casa aveva più volte detto all’inquilino di non lasciare il cane nel cortile. Questo perché aveva trovato i bisogni sparsi in giro. E si era appellato anche al contratto di affitto che non permetteva di utilizzare quella porzione di giardino come sgambatoio.
Ne è scattata quindi la denuncia per danneggiamento e minacce visto che l’inquilino avrebbe anche intimidito il proprietario in qualche occasione. Ieri si è aperto il processo con le testimonianze davanti al giudice monocratico di Pesaro. Il proprietario si è costituito parte civile tramite l’avvocato Francesco Coli.
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