Focolaio alla Primaria, mezza scuola in quarantena e rischio chiusura: «Situazione grave e inaspettata»

Focolaio alla Primaria, mezza scuola in quarantena e rischio chiusura: «Situazione grave e inaspettata»
Focolaio alla Primaria, mezza scuola in quarantena e rischio chiusura: «Situazione grave e inaspettata»
di Stefano Rispoli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Dicembre 2021, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 08:32

ANCONA - Mezza scuola in quarantena e, all’orizzonte, il rischio di un provvedimento drastico: la chiusura dell’intero plesso. È allarme per un potenziale focolaio all’interno della primaria Conero, dove 5 classi su 9 sono in isolamento, con un centinaio di bambini costretti a casa, in Dad, in attesa dei risultati dei tamponi. «Una situazione preoccupante e inaspettata», la definisce l’assessore alla Pubblica istruzione Tiziana Borini, aggravata dal fatto che sono state messe in isolamento due classi di altre due primarie che fanno parte del medesimo istituto comprensivo “Augusto Scocchera”, quella di Pietralacroce (una bambina è risultata positiva) e la Montessori di via Podgora. 

L’allarme

La preside non parla, ma sembrerebbe che tutto sia partito da una maestra che, pur negativa ai tamponi rapidi, visto il perdurare di un forte raffreddore, ha deciso di effettuare un test antigenico che, purtroppo, avrebbe dato esito positivo.

Immediatamente è scattato il protocollo di sicurezza e il contact-tracing da parte dell’Asur, con la decisione di collocare in isolamento oltre un centinaio di alunni venuti a contatto con l’insegnante in questione, distribuiti in 5 sezioni della primaria Conero. 

Le carenze

La carenza di tracciatori, cioè di persone incaricate di effettuare i test a studenti e insegnanti entrati in contatto con la persona positiva, ha reso infatti impossibile per le Marche applicare il protocollo nazionale del tracciamento con testing, che prevede subito il tampone (il cosiddetto t0) per evitare la quarantena nel caso di un contagio in classe. Come ha spiegato la direttrice generale di Asur Marche, Nadia Storti, c’è stato un intasamento e non si riuscivano a rispettare i tempi, di qui il dietrofront: si è tornati al protocollo di agosto, per cui la classe in cui è stato riscontrato anche un solo caso di positività va subito in isolamento, con tampone, se possibile, entro 48 ore, altrimenti direttamente al t5, cioè dopo 5 giorni.

Le variabili 

Il problema degli insegnanti non immunizzati verrà superato dal 15 dicembre, quando scatterà l’obbligo vaccinale per la categoria. Ma intanto le scuole tornano alle prese con l’incubo dei contagi e della didattica a distanza. La primaria Conero ora rischia la chiusura. «Dipende dall’esito degli accertamenti e comunque la decisione non spetta né al dirigente scolastico né al Comune, ma all’Asur», chiarisce l’assessore Borini che non nasconde la preoccupazione. «È una situazione difficile, nuova e inaspettata perché l’istituto comprensivo Scocchera fin qui non aveva fatto registrare alcun caso- sottolinea -. Nelle scuole vige il massimo rigore. Le variabili complicate da gestire sono due: insegnanti che frequentano più classi in diverse scuole e famiglie che, a casa, non sono così attente nei confronti dei loro figli. Per questo dobbiamo ancora una volta fare appello ai genitori: siate rigorosi quanto lo siamo noi». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA