ANCONA - Tagli alle corse meno frequentate e annunci di assunzione per nuovi autisti. Conerobus agisce su due direzioni per far fronte alle pesanti defezioni dovute al Covid, tra dipendenti contagiati o in quarantena e no-vax sprovvisti del Green pass obbligatorio per guidare i mezzi pubblici.
«Tutta la squadra sta facendo grandi sacrifici per rispondere alle esigenze di mobilità dei cittadini», fa sapere Muzio Papaveri, presidente dell’azienda di trasporti partecipata. Che deve fare i conti con una realtà amara: ad oggi risultano assenti 77 dipendenti, pari a circa il 20% del personale attivo. Già da tempo l’azienda è impegnata nel reperire sul mercato ulteriori professionalità qualificate per la guida dei mezzi, ma l’intervento non riesce comunque a risolvere completamente le difficoltà, comuni a tutte le realtà aziendali. L’acuirsi dell’emergenza pandemica sta chiamando Conerobus ad un impegno senza precedenti, con enormi sforzi da parte del personale per garantire i servizi essenziali che riguardano principalmente gli spostamenti dei pendolari e degli studenti. Viene prodotto massimo impegno per coprire i turni scoperti, con un monitoraggio costante della situazione, in continua evoluzione, per ridurre al minimo i disagi nel trasporto pubblico di Ancona e provincia.
«La situazione cambia di ora in ora - aggiunge il presidente Papaveri - e cerchiamo continuamente di coprire le corse scoperte.
Nonostante questa mobilitazione, i disagi sono inevitabili». Di qui l’appello alla cittadinanza: «In questa situazione d’emergenza, chiediamo la collaborazione dell’utenza». Per contenere i disservizi, Conerobus ha dovuto compiere delle scelte dolorose: vengono garantire le linee ad alta frequenza, spalmando le corse scoperte sulle linee che registrano un minore utilizzo da parte dell’utenza. L’azienda, inoltre, sta facendo il possibile per aggiornare costantemente i siti web di Conerobus e Atma e le pagine social, in modo da comunicare le corse annullate nelle singole linee.