Autisti sul bus senza mascherina, l'azienda li multa e loro fanno ricorso: il giudice lo respinge

Un mezzo della Conerobus
Un mezzo della Conerobus
di Federica Serfilippi
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Sabato 17 Aprile 2021, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 09:42

ANCONA - Sorpresi a guidare i mezzi di servizio senza mascherina, vengono sanzionati da Conerobus. Impugnano il verbale e portano il datore di lavoro in tribunale, ma il giudice rigetta il ricorso: nessun illecito nei provvedimenti notificati dall’azienda di trasporto coordinata dal presidente Muzio Papaveri. 

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La sentenza emessa dal giudice civile Andrea De Sabbata ha disatteso le tesi presentate da due autisti Conerobus, sanzionati lo scorso autunno (tra ottobre e novembre) quando erano stati impiegati nelle linee urbane di Ancona.

Erano stati gli organi di controllo dell’azienda stessa a contestare gli illeciti: stando a quanto emerso, entrambi erano stati trovati alla guida dei rispettivi bus senza la mascherina di protezione, obbligatoria a bordo dei mezzi sia per gli operatori Conerobus che per gli utenti. Un conducente era stato “punito” con un giorno di sospensione dal servizio. Un altro con due giorni, essendo stata contestata la recidiva della mancanza della mascherina. Entrambi i dipendenti hanno impugnato le contestazioni dell’azienda, rivolgendosi al tribunale (sezione Lavoro) e chiedendo l’annullamento delle sanzioni disciplinari.

Nei giorni scorsi, la decisione del giudice con il rigetto dei ricorsi presentati dagli autisti e la conferma della validità delle sanzioni notificate dall’azienda, rappresentata in udienza dallo studio romano Malena & Associati. Conerobus aveva contestato ai lavoratori di essere venuti meno all’ordine di servizio legato all’obbligatorietà della mascherina, norma conforme alle disposizioni e ai protocolli nazionali. Da quanto emerso, non si sarebbe trattato di una dimenticanza o una disattenzione, quanto di una scelta.

I ricorsisti si sarebbero invece difesi sostenendo che la mancanza di mascherina, abbassata sotto il mento, era attribuibile a un solo frangente nell’arco di tutto l’orario di servizio alla guida del bus. Uno “sgarro” non determinato dalla volontà di infrangere le regole. Il presidente Conerobus, Papaveri: «Parliamo di casi isolati a fronte di 390 autisti che dipendono dall’azienda. Come chiediamo agli utenti di indossare la mascherina quando salgono sul bus, e se non la hanno li invitiamo a scendere, così pretendiamo dai nostri operatori il rispetto delle regole». Da dieci giorni le scuole hanno riaperto i battenti con la Dad al 50%: «La capienza dei bus è al 50% e rispettiamo le regole che ci vengono date. Il servizio fornito all’utenza sta funzionando bene e le corse, alcune delle quali gemelle, sono sufficienti». 

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