Chiude Fàgola, il salotto di piazza Cavour: «Ad Ancona chi fa non viene premiato»

Chiude Fàgola, il salotto di piazza Cavour: «Ad Ancona chi fa non viene premiato»
Chiude Fàgola, il salotto di piazza Cavour: «Ad Ancona chi fa non viene premiato»
di Michele Rocchetti
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Mercoledì 29 Marzo 2023, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 15:26

ANCONA - «Se le nostre iniziative avessero avuto la stessa attenzione della notizia della prossima chiusura dello spazio incontri probabilmente non saremmo arrivati a questo punto». È amareggiata Simona Rossi, titolare della libreria Fàgola. Ieri si è vista costretta a comunicare via social alla propria clientela che Fàgola, il salotto buono in cui due o tre volte a settimana la comunità dei lettori veniva chiamata a condividere libri, storie e sapori, continuerà la propria attività fino all’inizio dell’estate per poi dire addio. 

La motivazione

«Essendo stato esposto sulle vetrine il cartello Affittasi, era innanzitutto necessario spiegare alla clientela che la libreria Fogola non chiude. A chiudere sarà soltanto Fàgola, lo spazio incontri che si affaccia su piazza Cavour». Il motivo? Non l’affitto troppo alto «è una cifra giusta per un locale di quel tipo». Non le bollette andate alle stelle «abbiamo i prezzi bloccati». Non il degrado che continua comunque ad attanagliare i portici di piazza Cavour. Piuttosto il limitato interesse da parte del pubblico. «Noi abbiamo sempre messo a disposizione Fàgola gratuitamente – fa sapere Rossi -. Il nostro ritorno deriva unicamente dalla vendita dei libri. E l’attuale platea non è sufficiente per continuare a tenere uno spazio dedicato agli eventi». Questo Simona Rossi lo vive come una sconfitta. «In città esiste uno zoccolo duro di lettori forti che è sempre stato attratto dalle nostre iniziative, tanto che abbiamo 4 gruppi di lettura, e che consente, quanto meno, di portare avanti l’attività della libreria. Tuttavia con l’apertura, due anni fa, di Fàgola, ci eravamo prefissi di ampliare la platea, creando un luogo di incontro e di scambio culturale sul tipo di quello che si era formato 125 anni fa quando Giuseppe Fogola fondò la libreria. Purtroppo, però, si continua a dire che ad Ancona non c’è niente da fare, ma quando poi qualcuno organizza qualcosa la risposta è sempre modesta». 
Nonostante questo Simona Rossi non si dà per vinta. «Avere uno spazio dedicato in casa, tra l’altro nei locali storici della libreria, certamente era un’altra cosa, ma le iniziative continueranno».

Essendo però la libreria troppo piccola, si cercherà ospitalità presso le associazioni, nei locali e negli spazi pubblici. In questo il Comune potrebbe dare una mano. «I librai indipendenti sono il motore della comunità. Speravo che questo motore potesse risiedere a casa mia. Invece dovrò cercare ospitalità altrove. Ma ciò non mi spaventa. Da quando faccio questo mestiere ho portato i libri ovunque. Adesso, per esempio, siamo alla Mole, dove, all’interno della mostra Pianeta Mare, abbiamo allestito una libreria a tema».

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