ANCONA Pensava che il colpo in villa sarebbe stato facile. E, invece, è stato tenuto sotto scacco da una 12enne, figlia dei proprietari dell’abitazione presa di mira. Vedendo la sagoma del bandito, si è prima barricata in bagno e poi ha lanciato l’allarme al 112, non prima di aver protetto i nonni. La polizia è arrivata in un battibaleno: bandito in manette e poi a Montacuto. L’arresto è culminato nella mattinata di mercoledì, in Strada Vecchia di Pietralacroce. In carcere c’è finito un 50enne chiaravallese (F. G. le sue iniziali), residente a poche centinaia di metri dalla villa assaltata, tanto che l’ha raggiunta a piedi.
La ricostruzione
Tutto è avvenuto a metà mattina. Nella villa bifamiliare, al piano di sopra c’era la ragazzina e a quello inferiore i nonni. Per entrare, il ladro ha prima scavalcato il cancello dell’abitazione e poi ha rotto una porta finestra (zanzariera compresa), iniziando a girovagare al piano terra. Gli anziani non si sono accorti di nulla.
Le chiavi in mano
«Niente di più facile» deve aver pensato il ladro - pregiudicato e disoccupato - mentre apriva la porta della seconda abitazione. Sentendo i rumori, la 12enne si è insospettita e scorgendosi da una stanza, ha visto lo sconosciuto. È rimasta calma. In pochi secondi ha pensato alla soluzione migliore: nascondersi in bagno e aspettare che l’incubo passasse. Nel frattempo, il bandito aveva cominciato a girare per le stanze in cerca di gioielli. Ma non solo. È andato anche in cucina per mangiare un boccone e bersi del vino. A un certo punto, però, il coraggio della ragazzina ha preso il sopravvento. In bagno non aveva con sé il cellulare: senza quello non avrebbe potuto lanciare l’allarme. È allora uscita dal bagno e senza farsi vedere né sentire è scesa al piano di sotto. Si è accertata che i nonni stessero bene, li ha stretti vicino a lei e poi con il telefono ha chiamato i genitori, i quali hanno poi allertato la polizia.
Sul posto è piombata la Squadra Mobile. Hanno beccato il ladro mentre stava cercando di rubare due orologi. Gli hanno stretto le manette ai polsi e ieri lo hanno portato in tribunale per la direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura del carcere. Il processo proseguirà il 6 ottobre. È stato difeso dall’avvocato Monica Clementi dello Studio Magistrelli.
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