Sosta in città, tariffe in rialzo: il Comune di Ancona prevede anche di ridurre il raggio dei permessi (che passano da 33 a 40 euro)

Sosta in città, tariffe in rialzo: il Comune di Ancona prevede anche di ridurre il raggio dei permessi (che passano da 33 a 40 euro)
Sosta in città, tariffe in rialzo: il Comune di Ancona prevede anche di ridurre il raggio dei permessi (che passano da 33 a 40 euro)
di Andrea Maccarone
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Giovedì 1 Febbraio 2024, 11:45

ANCONA Con una rimodulazione delle tariffe della sosta, il Comune ha calcolato che potrebbe incrementare l’introito di una somma compresa tra il milione e il milione e mezzo di euro. Niente male, se in più si pensa di investire l’indotto dei parcheggi sulla manutenzione stradale. Il ritocco riguarderebbe la sosta sugli stalli blu e i park comunali coperti. Dai 5 ai 10 centesimi in più «nelle zone più gettonate - ipotizza l’assessore ai Lavori pubblici e alle Manutenzioni, Stefano Tombolini -, tipo centro e rione Adriatico». Di contro ci potrebbe essere una compensazione abbassando la tariffa della sosta oraria, invece, «nelle zone che hanno bisogno di un maggiore impulso e dove il commercio trarrebbe maggiori vantaggi da una frequentazione maggiore» riprende Tombolini. Più nel dettaglio: «Ad esempio in zona Piano, corso Carlo Alberto - riprende l’assessore -, si potrebbe lavorare ad una riduzione del costo della sosta oraria di circa 10 centesimi».

La ricognizione

Ma non solo, ad entrare nel progetto di rimodulazione delle tariffe per la sosta anche i permessi ai residenti. Il costo attuale è di 33 euro all’anno, che potrebbero salire a 40. In più ci potrebbe essere anche una revisione delle zone residenti, che da 16 sono attualmente scese a 5 settori: Centro, Adriatico, Tiziano, Archi, corso Carlo Alberto. L’idea dell’assessore è di rivedere la suddivisione arrivando «ad un maggiore frazionamento delle aree - spiega - in virtù di una maggiore sostenibilità e produttività della sosta». In attesa dei dati del 2023, i ricavi da parcheggi e sosta nel 2022 ammontavano a 3,2 milioni di euro, di cui 1 milione da park coperti e 2,2 da sosta a raso. Attenzione però, l’obiettivo «non è fare cassa, come molto semplicisticamente si può credere» precisa Tombolini. Il risvolto intravisto dall’assessore è quello di «raggiungere una ripartizione più puntuale delle aree». Fermo restando che, vista la carenza di fondi comunali per le manutenzioni di strade e verde urbano, avere la possibilità di implementare il tesoretto con una semplice manovra sulla sosta, è un’occasione alquanto ghiotta. «Tenuto conto - tiene a sottolineare Tombolini - che le tabelle dei parcheggi coperti sono ferme al 2007. Nel frattempo è cambiato il mondo, e un adeguamento delle tariffe sarebbe opportuno».

L’input

Fino ad oggi, però, tutto quanto rappresentato fa ancora parte del mondo delle ipotesi. «Non c’è stata alcuna discussione politica in merito» frena il sindaco Daniele Silvetti. «Il Comune ci ha chiesto una ricognizione delle tariffe e alcune proiezioni sulla base di proposte di rimodulazione delle tariffe - conferma Andrea Corinaldesi, amministratore unico di Mobilità & Parcheggi -, ma non ci è arrivato nessun indirizzo politico in merito». Quindi non si agitino gli anconetani, di fatto non c’è ancora nulla. Ma l’orientamento, comunque, è di certo quello di mettere mano al costo della sosta su strisce blu e parcheggi comunali coperti. Tra l’altro sarebbe in ballo anche una revisione del numero degli stalli a raso, ovvero su strisce blu. «Sono 8mila - afferma Corinaldesi -, ma a fronte delle tante cantierizzazioni in città, sono diminuiti considerevolmente». Da cui la necessità di recuperare quegli stalli altrove.

Le regole di mercato

Non c’è una decisione formale da parte della Giunta, ma il ragionamento è ormai avviato. Questione di tempo, quindi. Ma all’orizzonte la rimodulazione delle tariffe comincia a delinearsi. Ad essere interessate dal ritocco al rialzo «saranno quelle aree dove c’è una maggiore domanda - ripete Tombolini -, ma ciò avviene sulla base di normali regole di mercato. Quando un bene diventa più prezioso, salgono le sue quotazioni». E dopo quasi 20 anni, ci sta.