Ancona assediata dai cinghiali: quattro in fuga dalla super trappola. Da problema a chance, la Regione: «Filiera della carne con marchio»

Ancona assediata dai cinghiali: quattro in fuga dalla super trappola
Ancona assediata dai cinghiali: quattro in fuga dalla super trappola
di Antonio Pio Guerra
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Venerdì 22 Dicembre 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 07:27

ANCONA - I cinghiali? Ormai hanno invaso tutta Ancona. L’ultimo avvistamento ieri al Poggio. Protagonista un taxi sanitario della Croce Gialla che non ha potuto evitare l’impatto (laterale) con l’ungulato. Prendendo in prestito la tradizione orientale, potremmo tranquillamente dire che il 2023 di Ancona è stato “l’anno del cinghiale”.

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Decine gli avvistamenti in tutta la città, dalle frazioni al centro storico.

Ed anche gli incidenti: l’ultimo qualche giorno fa, quando un centauro è finito a Torrette in codice rosso dopo lo scontro con un’auto nel tentativo di schivare l’animale.

La lunga serie

E l’elenco potrebbe tranquillamente continuare: a novembre un altro centauro è volato sull’asfalto a seguito dell’impatto con un branco di cinghiali sulla Direttissima del Conero mentre ad agosto la stessa sorte è toccata ad una donna che viaggiava in sella al suo motorino. Tornando verso il centro città, è prevista per oggi una conferenza stampa per annunciare il risultato del trappolamento sperimentale messo in campo dall’Unione Regionale Cacciatori Appennini in collaborazione con Comune di Ancona e Regione Marche. La maxi-trappola ha catturato due membri del branco che da mesi scorrazza indisturbato tra la Cittadella e la Regione.

La cattura

«In un primo momento sono stati sei gli esemplari entrati nella rete - spiega il vicesindaco Zinni - ma avevamo lasciato aperta la trappola con le esche per permettere agli animali di ambientarsi». Quando poi si sono chiusi i cancelli, però, soltanto due ungulati hanno ceduto al trabocchetto. Per loro lo scenario che si prospetta è quello dell'abbattimento con farmaci appositi, quindi indolore. Quindi sì, ci sono (almeno) altri quattro animali che sono riusciti a sfuggire alle tenaglie della legge. Che tra loro ci sia anche "Alan in fuggitivo", il temibile peloso che ha tenuto sotto scacco il parco della Cittadella per quaranta giorni e quaranta notti? È possibile visto che di lui si sono perse le tracce i primi di giugno, anche se molti residenti giurano di averlo rivisto più volte.

Sul tema della caccia ai cinghiali è intervenuta anche la Regione Marche. A settembre era stata proprio la Giunta ad erogare un contributo da 80mila al Parco del Conero per il posizionamento di una cella frigorifera destinata a conservare le carcasse dei cinghiali abbattuti dai selettori certificati. Questo, naturalmente, nell’ottica del loro consumo come alimento. L’idea è piaciuta all’assessore regionale alla Caccia Andrea Maria Antonini, che annuncia: «Posizioneremo altre celle in tutta la Regione così da permettere la conservazione degli animali entro un’ora dal loro abbattimento». Non solo. «Vogliamo trasformare in un’opportunità questo problema» annuncia. Come? «Stiamo studiando la creazione di una filiera della carne del cinghiale con l’idea di creare un marchio apposito». Antonini apre poi al trappolamento dopo la buona riuscita del test anconetano. «Il progetto è stato avviato e abbiamo visto che funziona. Può essere una soluzione nelle aree abitate dove non si può certo sparare».

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