Assalto allo chalet Otello, via il fondo cassa ma il bandito si frega da solo: la luce del frigo gli illumina la faccia a favore di telecamera

Assalto allo chalet, via il fondo cassa ma il bandito è tradito dalla luce del frigo
Assalto allo chalet, via il fondo cassa ma il bandito è tradito dalla luce del frigo
di Federica Serfilippi
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Venerdì 21 Luglio 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 16:04

ANCONA  - Scardina la saracinesca del bar dello chalet Otello e si introduce all’interno cercando di mettere mano a un bottino prezioso. Fruga ovunque, ma alla fine scappa via con un fondo cassa del valore di circa 200 euro e tanti, troppi, danni. Per il blitz compiuto la notte dello scorso 29 giugno, il ladruncolo solitario pensava di poterla fare franca, ma non è stato così. A tradirlo sono state le telecamere installate dallo stabilimento.


La trappola


Le spycam hanno immortalato il bandito mentre frugava dappertutto.

Si vedevano i movimenti convulsi, ma non bene il suo volto, considerando il buio che campeggiava all’interno del locale, essendo notte fonda. Quando ha aperto uno dei frigoriferi, la luce dell’elettrodomestico ha scandito i tratti somatici del ladruncolo, fornendo un assist preziosissimo ai carabinieri della stazione di Collemarino, che hanno analizzato i frame, riuscendo a venire a capo dell’indagine. Terminata con una denuncia per furto aggravato recapitata a un 24enne tunisino, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine. Ma il lavoro dei militari guidati dal comandante Giuseppe Colasanto non è finito. 


La scia di furti


Si sta infatti cercando di capire se il 24enne possa avere a che fare anche con i furti che dall’inizio dell’estate hanno messo sotto scacco gli chalet compresi tra la costa anconetana e quella falconarese. Otello, tra l’altro, aveva già subito un raid ladresco ai primi di giugno: anche lì era stato rubato il fondo cassa e i danni erano stati ingenti. Per il blitz per cui si è riusciti a identificare il presunto responsabile, il valore dei danneggiamenti ammonta a circa 4mila euro. È stata infatti divelta la rete perimetrale e poi scardinata - probabilmente con un arnese da scasso - la saracinesca del bar. Il furto era stato denunciato la mattina seguente.

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