«Andiamo a picchiarci». Caccia aperta alle baby gang, giovane con un coltello. Trovata anche la droga

«Andiamo a picchiarci». Caccia aperta alle baby gang, giovane con un coltello. Trovata anche la droga
«Andiamo a picchiarci». Caccia aperta alle baby gang, giovane con un coltello. Trovata anche la droga
di Federica Serfilippi
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Domenica 10 Gennaio 2021, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 09:56

ANCONA  - S’erano dati appuntamento sui social. Dopo insulti e minacce virtuali il proposito era passare ai fatti. Il regolamento di conti doveva avvenire in centro, in location principali come piazza Cavour e piazza Pertini. A darsele, stando a una prima ipotesi ricostruttiva, dovevano essere almeno quattro gruppi di ragazzi, molti dei quali minorenni: due round distinti per altrettante coppie di sfidanti, indipendenti tra loro.

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Le possibili risse, fortunatamente, sono state evitate. A partire dalle 16.30 e fino a tardo pomeriggio ha presidiato il centro un cordone di forze dell’ordine. In campo, le gazzelle dei carabinieri, le Volanti della questura e le pattuglie della polizia locale. La vista delle divise e l’imponente schieramento ha fatto sì che i ragazzi desistessero dal loro intento. Il bilancio: denunciato un 16enne di Tolentino. Nel suo zaino, gli uomini del Norm hanno trovato un coltello da cucina lungo 31 centimetri, di cui 19 di lama. Sotto sequestro anche 17,6 grammi di marijuana rinvenuti dai carabinieri nella tasca della felpa di un 15enne, sempre della provincia di Macerata. Una confezione presentava la dicitura “light”, la sostanza contenuta in un ritaglio di cellophane verrà invece analizzata in laboratorio per rilevare il Thc. Entrambi i minorenni sono stati anche multati per la violazione delle norme anti Covid: si sono spostati da una città all’altra senza motivo. 

Sanzioni anche per altri quattro ragazzi della provincia maceratese: un 18enne, un 21enne e due minori. I carabinieri che li hanno fermati sono convinti che appartengono a uno dei gruppi che hanno raggiunto il centro per scatenare caos e panico. Chi ieri passeggiava lungo i corsi principali ha visto spiccare in maniera prolungata il blu dei lampeggianti delle pattuglie, alcune fisse in determinati punti strategici, altre in continuo movimento per prevenire ipotetici episodi di violenza. L’allerta è rimasta sempre altissima. Il cuore del capoluogo è stato blindato in ogni suo angolo. Da quanto emerso, ieri pomeriggio dovevano arrivare almeno due gruppi non residenti nella città dorica. Altre due gang, invece, sarebbero composte da anconetani. In un caso, il “guanto di sfida” sarebbe stato lanciato lo scorso lunedì pomeriggio, quando corso Garibaldi era stato invaso dalle urla di una comitiva di giovani: «L’hanno picchiato, adesso gliela facciamo pagare: li ammazziamo», facendo intendere che poco prima era andata in scena una scazzottata tra rivali. 

Sarebbe stato il preludio di quanto doveva avvenire ieri, tanto che nei giorni scorsi i due gruppi contendenti si sarebbero punzecchiati sui social, fino all’appuntamento – intercettato dall’Arma - per chiarire una volte per tutte la situazione incandescente.

Stesso contesto, almeno è questa l’ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori, per le altre due comitive. 

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