ANCONA L’idea di un acquario al porto per rilanciare il turismo mette praticamente d’accordo tutti, maggioranza e opposizione. Seppure con le dovute postille. La proposta viene dal prof. Roberto Danovaro sulle pagine del Corriere Adriatico. E dietro il coro di “sì” degli stakeholders, si unisce anche quello della politica locale: da destra a sinistra. Per il sindaco Daniele Silvetti è «una grande chance - afferma - un ulteriore modo per vivere al meglio il porto». «Un’idea affascinante - la definisce il consigliere di Altra Idea di Città, Francesco Rubini -. Il tema, però, è capire dove e come: perché non ha senso riempire di contenitori il porto senza un’idea complessiva».
Le condizioni
Anche Carlo Pesaresi, consigliere comunale della lista Diamoci del Noi, già candidato alle primarie del centrosinistra per la sfida alla sindacatura, si mostra favorevole all’idea.
Una visione d’insieme
Mentre il sindaco immagina il progetto in una chiave di rilancio, di sviluppo e di attrattività cittadina, Rubini non perde di vista i nodi principali del porto: «Serve una visione d’insieme - ribadisce -. Abbiamo un porto antico tutto da ridisegnare, con un progetto sul molo Clementino ancora in stand by. Non sappiamo dove sposteremo gli attracchi delle grandi navi. Se saremo davvero nelle condizioni di realizzare una nuova area al porto antico, libera dai traffici, e legandola ad eventi culturali, artistici, intrattenimento, allora sì, può avere senso mettere un museo del mare e un acquario. Ma serve progetto complessivo».
Silvetti lo vedrebbe meglio a Marina Dorica, più che al porto antico. Ad ogni modo, dice: «Servono risorse che vengono dall’Europa, ci vuole il coinvolgimento della Regione. Si va oltre la logica territoriale comunale».