Acquario in porto, c'è l'ok bipartisan. Silvetti: «È una grande chance». L’opposizione: «Strategia ad hoc»

Acquario in porto, c'è l'ok bipartisan.Silvetti: «È una grande chance». L’opposizione: «Strategia ad hoc»
Acquario in porto, c'è l'ok bipartisan.Silvetti: «È una grande chance». L’opposizione: «Strategia ad hoc»
di Andrea Maccarone
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Sabato 14 Ottobre 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 07:43

ANCONA L’idea di un acquario al porto per rilanciare il turismo mette praticamente d’accordo tutti, maggioranza e opposizione. Seppure con le dovute postille. La proposta viene dal prof. Roberto Danovaro sulle pagine del Corriere Adriatico. E dietro il coro di “sì” degli stakeholders, si unisce anche quello della politica locale: da destra a sinistra. Per il sindaco Daniele Silvetti è «una grande chance - afferma - un ulteriore modo per vivere al meglio il porto». «Un’idea affascinante - la definisce il consigliere di Altra Idea di Città, Francesco Rubini -. Il tema, però, è capire dove e come: perché non ha senso riempire di contenitori il porto senza un’idea complessiva».

 
Le condizioni 


Anche Carlo Pesaresi, consigliere comunale della lista Diamoci del Noi, già candidato alle primarie del centrosinistra per la sfida alla sindacatura, si mostra favorevole all’idea.

Ma solo a certe condizioni: «Ha senso se si inserisce in una strategia forte che investe sul legame tra la città di Ancona e il mare a 360° - spiega -, in cui oltre al museo del mare, entrano azioni di tutela ambientale come i centri di recupero sulla scia di quello che sta aprendo Fondazione Cetacea a Rimini e l’Area marina protetta». Messaggio più che chiaro. Silvetti fa appello alla compartecipazione della cittadinanza per una scelta di questo tipo, che potrebbe cambiare il volto del luogo strategico della città: «Credo sia giusto che il progetto trovi il coinvolgimento anche degli operatori - puntualizza -. Non deve essere una produzione calata dall’alto, ma serve la partecipazione fattiva di tutti i soggetti che vivono il porto e il mare». 


Una visione d’insieme 


Mentre il sindaco immagina il progetto in una chiave di rilancio, di sviluppo e di attrattività cittadina, Rubini non perde di vista i nodi principali del porto: «Serve una visione d’insieme - ribadisce -. Abbiamo un porto antico tutto da ridisegnare, con un progetto sul molo Clementino ancora in stand by. Non sappiamo dove sposteremo gli attracchi delle grandi navi. Se saremo davvero nelle condizioni di realizzare una nuova area al porto antico, libera dai traffici, e legandola ad eventi culturali, artistici, intrattenimento, allora sì, può avere senso mettere un museo del mare e un acquario. Ma serve progetto complessivo».

Silvetti lo vedrebbe meglio a Marina Dorica, più che al porto antico. Ad ogni modo, dice: «Servono risorse che vengono dall’Europa, ci vuole il coinvolgimento della Regione. Si va oltre la logica territoriale comunale».

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