L'AQUILA «Appena mi hanno telefonato da Goma, sono rimasto senza parole. L’ennesimo gesto crudele e da condannare nei confronti di persone che sono li esclusivamente per fare del bene alla popolazione- dice il docente Francesco Barone-. Più volte ho raccontato la situazione in cui vivono milioni di persone, vittime di violenze e aggressioni. E ancora una volta ripenso al contenuto del documento di denuncia contro le atrocità che due anni fa mi è stato consegnato da “Denis Mukwege” premio Nobel per la pace 2018».
Il docente dell’università dell’Aquila Francesco Barone gran parte della sua vita l’ha dedicata concretamente alla solidarietà, soprattutto attraverso i suoi innumerevoli interventi umanitari in diversi paesi africani: Ruanda, Burundi, Senegal e poi il Congo, nel tentativo di contrastare la povertà e la fame delle tante persone che vivono in situazioni di marginalità e vulnerabilità. Valori della pace e dei diritti umani, sono gli elementi costanti che spingono Francesco a perseguire i suoi obiettivi attraverso le missioni umanitarie, nei suoi viaggi, caratterizzati da ricorrenti incontri con i dimenticati, con i bambini di strada, con gli ex bambini soldato, con i bambini e i ragazzi, ospiti degli orfanotrofi, con famiglie poverissime dei quartieri periferici delle grandi capitali.
«Esprimo dolore e cordoglio-conclude sconfortato Barone- per la morte dell’ambasciatore italiano, Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e delle altre persone coinvolte in questo inqualificabile e vergognoso gesto aggressivo da parte dei gruppi armati».
Sabrina Giangrande