PERUGIA - Capo chino, infagottato in un giaccone marrò, è uscito dal tribunale dopo oltre sei ore di attesa con il peso di una condanna a tre anni. È finita così, infatti, la durissima giornata di Emilio Duca, ex direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Perugia, con il giudice Lidia Brutti che lo ha dichiarato colpevole di rivelazione di segreti d’ufficio, falso e abuso per quei concorsi in sanità che la procura considerava truccati, nell'ambito dell'inchiesta nota come Concorsopoli.
Una ventina i capi di imputazione a suo carico in questo giudizio immediato, compresi quelli assorbiti dal filone principale del procedimento che è arrivato alla sua prima svolta, con i rinvii a giudizio e le prime condanne (tra patteggiamenti e riti abbreviati) e il processo che inizierà il prossimo 16 marzo. E ieri il giudice, dopo aver distinto i due procedimenti nell'ultima udienza, ha anche suggellato l'accordo per il patteggiamento a due anni per Maurizio Valorosi, ex direttore amministrativo del Santa Maria della misericordia, assistito dall'avvocato Francesco Crisi. Per lui pena sospesa, ma anche la condanna al pagamento di 1.530 euro di spese legali, più i vari accessori di legge.
La condanna di Duca prevede invece anche un'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, la condanna al risarcimento del danno agli enti parte civile da liquidare in separata sede e 3.000 euro liquidati per le associazioni costituite parte civile: l'Unione nazionale consumatori, assistita dall'avvocato Alessandra Bircolotti, e Cittadinanzattiva (assistita da Silvia Barontini), che hanno espresso viva soddisfazione. Disposta anche una provvisionale provvisoriamente esecutiva da 50mila euro per l'Azienda ospedaliera (assistita da Fabio Pili), 20mila per la Usl Umbria 1 (avvocato Francesco Maresca) e altri 20mila per la Regione Umbria (con l'avvocato Anna Rita Gobbo), oltre alla condanna al pagamento delle spese legali di 3.870 euro per ogni parte civile, oltre ad accessori e spese.
I sostituti procuratori Mario Formisano e Paolo Abbritti per l'ex dg avevano chiesto una condanna a tre anni e due mesi, con l'avvocato di Duca, Francesco Falcinelli che parla di un quadro accusatorio «parzialmente ridimensionato».