ANCONA - E' tornato a casa sua, ad Ascoli, Fabrizio Pasquali, l'arbitro di pallavolo che domenica sera ha diretto (come primo arbitro) la finalissima mondiale femminile tra Stati Uniti e Cina Fabrizio Pasquali, che quest'anno aveva già arbitrato anche la finale della World League e una delle finali scudetto del campionato maschile, è degno erede della strepitosa scuola di arbitri marchigiani, cominciata circa mezzo secolo fa con Vildo e Sergio Gelli e poi proseguita con Luciano Gaspari e Massimo Cinti.
La dedica più bella per Pasquali domenica sera portava la firma del gruppo di colleghi marchigiani nella folla dei 12600 spettatori del Forum di Assago: "Fabrizio sul seggiolone del mondo". C'era scritto sullo striscione con cui i fischietti di "casa nostra" (Eliana Cappelletti, Fabio Ercolani, Serena Cerigioni e Marianna Santoniccolo, più Benito Montesi e Raffaella Cerusico) sorridono nel selfie di rito accanto al direttore di gara della finale iridata.
Fabrizio Pasquali, ascolano, 47 anni, è gia tornato alla sua quotidianità: il lavoro e la famiglia in primis. "Da esordiente, ero io ad ammirare i grandi arbitri delle Marche; essere oggi un punto di riferimento per i giovani che stanno crescendo è una responsabilità forte" ha detto Pasquali.
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Nella finale mondiale del volley in rosa
il tifo delle Marche per l'arbitro ascolano
di Luca Regini
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Lunedì 13 Ottobre 2014, 18:45 - Ultimo aggiornamento: 18:51
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