Il capitano della Recanatese Sbaffo: «Bello sfidare l'Ancona, la Serie C è tutta nella nostre mani»

Il capitano della Recanatese Sbaffo: «Bello sfidare l'Ancona, la Serie C è tutta nella nostre mani»
​Il capitano della Recanatese Sbaffo: «Bello sfidare l'Ancona, la Serie C è tutta nella nostre mani»
di Michele Raffa
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Venerdì 22 Marzo 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 07:42

RECANATI E’ soprattutto Alessandro Sbaffo l’anima e il cuore di una Recanatese che domani nel derby del Tubaldi contro l’Ancona, dovrà riscattarsi dopo aver steccato gli ultimi due scontro diretti contro Sestri Levante e Olbia per restare aggrappata alla salvezza diretta. Proprio il Re Leone in Sardegna, grazie a un altro dei suoi capolavori che gli ha permesso di salire a 8 gol in stagione, era riuscito con le unghie a tenere aggrappata la Recanatese alla partita, peccato che sia durata solo tre minuti la gioia del pari prima che i sardi iniziassero a dilagare sfruttando le amnesie dei giallorossi.

Un atteggiamento inammissibile per la Recanatese se vorrà dire la sua nel derby contro l’Ancona. Un match attesissimo in città e Sbaffo non vorrà essere da meno. L’anno scorso alla vigilia aveva dichiarato che probabilmente sarebbe stata la sua ultima partita in giallorosso, aveva bussato anche il Catanzaro alla sua porta, poi però il cuore di papà e calciatore non l’hanno fatto allontanare da Recanati ed eccolo qui di nuovo a sfidare i dorici: «Amo giocare partite di questo genere, sono legato alle dinamiche del territorio. Sarà uno scontro diretto, tutto l’ambiente lo sente molto e mi auguro possa essere una partita bella. E’ tutto nelle nostre mani». 


«Pensare creativo» 

La Recanatese deve ripartire dopo la figuraccia di Olbia e a qualcosa o qualcuno deve pur aggrapparsi. La miglior cura è tornare a giocare subito e l’occasione cade a pennello perché contro l’Ancona non sarà una partita come le altre. Ancor più se la posta in palio è elevata per le sorti delle due squadre in questa categoria. «Io credo – prosegue Sbaffo – che i periodi di difficoltà debbano essere visti come un momento per crescere e migliorarsi.

La C per certi versi è ancora una categoria nuova per la Recanatese, è solo al secondo anno. Dobbiamo pensare in maniera creativa e non come farebbero tutti. Sappiamo che è un’annata complicata Se la viviamo in questo modo, allora un modo per venir fuori c’è. Se viene vissuto il tutto con una certa pressione, allora è un problema». 

Nessun appello 

Il caos biglietti generatori nelle ultime ore, non sta frenando i tifosi giallorossi ad acquistare presso la segreteria societaria tagliandi per la tribuna locale. Nessuno vuole perdersi questa sfida nella speranza di vedere la Recanatese rinascere. «Non faccio appelli banali – conclude Sbaffo –. Mi auguro che la gente venga e si goda una bella partita, vogliamo mandare un messaggio anche ai più giovani per mostrare come si reagisce a un momento di difficoltà e quanto questo può essere formativo». 

Occhio a quei due 

Cincischia davvero poco Alessandro Sbaffo che parla a nome di una squadra decisamente ferita soprattutto dopo le ultime due cocenti sconfitte che hanno frenato un trend positivo che aveva portato la squadra a conquistare 6 punti in tre partite. Ferità si, ma non morta. La voce di società e allenatore è stata usata come defibrillatore per dare un elettroshock a una squadra che è ricascata nelle paure e nelle insicurezze di un mesetto e mezzo fa. Gran parte del peso dell’attacco sarà sulle spalle di Sbaffo e dell’ex Melchiorri il quale, senza scrupoli come accaduto anche contro il Pescara, non si tirerà affatto indietro contro la sua vecchia squadra. Anche l’altro bomber nascosto della squadra Carpani, con 8 gol, è desideroso di riscattare la brutta performance di domenica scorsa e un derby contro l’Ancona è terreno di caccia per uno come lui. 

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