Sinner, chi c'è nel suo staff: l'allenatore ascolano Vagnozzi, il supercoach Cahill, il manager-amico Vittur e la fidanzata

Dietro ai risultati del tennista azzurro c'è un lavoro di squadra che parte da lontano

Naldi, Sinner, Cahill, Vagnozzi e Ferrara
Naldi, Sinner, Cahill, Vagnozzi e Ferrara
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Venerdì 17 Novembre 2023, 16:07

Jannik Sinner è l'uomo del momento, in Italia e non solo. L'altoatesino ha riaccesso la passione per il tennis azzurro, dando un nuovo impulso a un movimento che non ha mai ricevuto così tanta attenzione come nei giorni delle Atp Finals di Torino. Merito del 22enne di San Candino, che dopo aver eguagliato il miglior piazzamento di un italiano nella classifica Atp (ovvero il quarto posto di Panatta), è diventato il primo azzuro di sempre a qualificarsi alle semifinali delle Finals, il torneo che mette di fronte i migliori otto del mondo. Tre vittorie in tre match, conquistate contro Stefanos Tsitsipas, il super favorito e campione in carica Novak Djokovic e Holger Rune, che gli hanno garantito il passaggio del turno da primo del girone. Ma dietro alla crescita di Jannik c'è un lavoro che parte da lontano e che vede impegnato uno staff di livello assoluto.

I due coach

Nel febbraio 2022, la scelta di separarsi, dopo otto anni insieme, da Riccardo Piatti, ovvero l'uomo che l'ha portato da giovanissimo per la prima volta nella classifica Atp, era stata accolta con scetticismo e qualche critica, ma ha mostrato, alla lunga, tutta la lungimiranza di un ragazzo che non si è mai accontentato di rimanere nella propria comfort zone. Sinner sapeva di doversi mettere in discussione per far brillare il proprio innato talento e quindi si è affidato a due allenatori, diversi ma complementari: l'ascolano Simone Vagnozzi e Darren Cahill.

Simone Vagnozzi

Simone Vagnozzi ha 40 anni, nasce ad Ascoli Piceno e ha un passato da giocatore, avendo raggiunto, come massimo risultato in carriera, la posizione numero 161 nella classifica Atp. Appesa la racchetta al chiodo ha cominciato ad allenare riuscendo a portare, nel 2018, Marco Cecchinato a giocarsi una storica semifinale al Roland Garros. La chiamata di Sinner arriva dopo la cocente eliminazione ai quarti degli Australian Open del 2022, ma in realtà Vagnozzi stava lavorando con Jannik già da diverso tempo. Il coach seguiva l'azzurro durante i suoi allenamenti a Montecarlo e ha potuto stringere fin da subito un rapporto umano, condizione fondante e fondamentale di ogni collaborazione, con Sinner: «Per me ogni componente del mio staff è fondamentale», aveva dichiarato l'altoatesino, «quando qualcuno entra a far parte del gruppo non è importante solamente che sia uno dei migliori nel suo lavoro, ma è essenziale anche come io mi senta con questa persona. Devo essere a mio agio e sapere che posso parlare di qualunque cosa che mi passi per la testa».

Fin dal suo arrivo Vagnozzi ha lavorato sul bagaglio tecnico di Sinner, in particolare sulle variazioni dei suoi attacchi: a rete, volée, slice di rovescio, colpi più stretti, precisione piuttosto che potenza. Il coach aveva fissato un margine di tre anni per vedere risultati, la sensazione è che si possa raccogliere quanto seminato molto prima.

Darren Cahill

Al coach Vagnozzi si è aggiunto, nel giugno del 2022, Darren Cahill, entrato nello staff dell'azzurro con il ruolo di supercoach. «Il mio ruolo», ha spiegato l'australiano, «è più quello di trasmettergli la mia esperienza». Se Vagnozzi invece si occupa di gestire la quotidianità di Sinner, Cahill svolge un lavoro di supervisione che va oltre i compiti di un semplice coach. L'ex tennista, ex numero 22 del mondo e finalista prima agli Australian Open nel singolo e poi a Wmbledon nel doppio, ha già lavorato con campioni come Andre Agassi e Lleyton Hewitt (entrambi portati al primo posto della classifica Atp), ma anche Andy Murray e Simona Halep, con cui ha vinto diversi slam.

Compito specifico di Cahill è quello di curare e migliorare il servizio di Sinner, arma fondamentale per i risultati di Jannik.

Obiettivo dell'australiano però è quello di unire l'innata potenza del braccio di Sinner alla precisione, variando gli angoli per non dare riferimenti agli avversari. E finora i risultati si stanno vedendo, come dimostra la vittoria contro Djokovic, partita che l'altoatesino ha chiuso con oltre 20 ace.

I preparatori atletici

Il fisico è uno degli aspetti su cui Sinner ha deciso di lavorare maggiormente. Rafforzare il proprio corpo per guadagnare resistenza e lucidità mentale e, allo stesso tempo, per non esporsi agli infortuni. L'ultima preparazione invernale è stata fondamentale per i risultati del 2023 e il merito è del preparatore atletico Umberto Ferrara, che segue Jannik anche nell'alimentazione, del fisioterapista Giacomo Naldi, che ha lavorato anche nel basket con la Virtus Bologna, e dell’osteopata Andrea Cipolla, fedelissimo di Vagnozzi.

I manager

Sinner è assistito anche da due manager. Alex Vittur, 39 anni, è un ex tennista professionista, amico e mentore di Jannik, che si occupa di gestire la sua immagine, a partire da quella social. Vittur fa parte del consorzio che gestisce le funivie di Plan de Corones e i due pare chi si parlino proprio nello strettissimo dialetto altoatesino.

«La persona che mi conosce meglio di tutti è Alex Vittur, ex giocatore delle mie parti», aveva dichiarato Sinner al Corriere della Sera, «la mia storia di tennista è cominciata con lui quando avevo 12 anni. Grazie ad Alex sono andato a Bordighera da Piatti, mi conosce a memoria, sa tutto di me. È amico, fratello, famiglia». Il management vero e proprio è invece affidato a Lawrence Frankopan, che si occupa di gestire anche i rapporti con la stampa.

La fidanzata

Si sa poco, o quasi nulla, della fidanzata di Sinner. Jannik ha deciso di non condividere la propria vita privata per non distogliere l'attenzione, e la propria concentrazione, dal campo. Quando Jannik Sinner si è affacciato per la prima volta tra i grandi del tennis, aveva al suo fianco Maria Braccini, modella coetanea. I due sono stati protagonisti di un tira e molla (dovuto soprattutto ai tanti viaggi di Sinner in giro per il mondo) che non gli permettevano di stare accanto alla fidanzata come avrebbe voluto. A complicare i rapporti la voglia di riservatezza del giocatore, che già da giovanissimo non amava mettere in pubblica piazza i fatti privati. Volontà che si scontrava con i comportamenti della ragazza, lasciata, secondo qualcuno, per un post Instagram che ha fatto infuriare il tennista.

L'ultima fiamma (documentata) di Jannik Sinner si chiama Laura Margesin. Ha 23 anni ed è una modella indossatrice, collabora con diversi marchi nazionali e internazionali. Si è diplomata alla Business School di Merano nel 2019. Da quello che trapela, è originaria dell’Alto Adige proprio come Sinner. I due sono stati paparazzati insieme lo scorso febbraio e lei è stata vista a Roma sugli spalti del Foro Italico per assistere agli Internazionali di tennis. Adesso, però, mentre Jannik gioca il torneo più importante dell'anno, si trova negli Stati Uniti. Un po' sospetto, tanto che in molti pensano che tra loro possa essere già finita.

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