Gianmarco Tamberi non si arrende, non si dà per vinto. Le scorie lasciate dal Covid non sono semplici da smaltire, la stanchezza morde, la fatica in allenamento si moltiplica, ma l'azzurro marchigiano è un leone e nelle difficoltà sa trovare la forza per rialzarsi sempre. Il campione olimpico del salto in alto è partito oggi per l'Ungheria: ha scelto di esserci, a Székesfehérvár, lunedì, nel meeting Gold del Continental Tour, il primo dei due impegni previsti nei prossimi giorni, seguito dal meeting Herculis di mercoledì sera a Montecarlo.
Gimbo: «Devo mettermi alla prova dopo il Covid»
Un viaggio che Gimbo inquadra con queste parole: «Per provare ad avere una possibilità di fare gli Europei devo mettermi alla prova - dichiara il trentenne marchigiano delle Fiamme Oro - Sono riuscito a fare un solo allenamento di tecnica dai Mondiali ad oggi, a causa del Covid: è stato 3 giorni fa, ed è stato un disastro.
L'obiettivo finale sono gli Europei
Con il 2,33 del quarto posto iridato in Oregon, l'azzurro che è stato anche di bronzo ai Mondiali indoor di Belgrado si presenta a Székesfehérvár con il miglior accredito, al pari di Protsenko. Più della misura, stavolta, conteranno le sensazioni. In Ungheria, tra l'altro, prosegue anche il tour de force di Nick Ponzio, oggi quarto con 20,81 in Diamond League a Chorzow: in una gara quasi-fotocopia ritrova gli statunitensi Joe Kovacs e Josh Awotunde e il neozelandese Tom Walsh. Una star assoluta per il meeting: la marziana dei 400hs Sydney McLaughlin, alla prima uscita dopo il visionario 50.68 del record del mondo di Eugene.
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