ANCONA Lo ha affermato e ribadito, lo abbiamo riportato ieri su queste colonne. «L’Ancona attuale è più forte di quella dello scorso anno». Parole di Francesco Micciola, la cui competenza è nell’ambiente è nota e riconosciuta. Non si può che rispettare l’opinione del direttore sportivo biancorosso, però abbiamo provato a mettere a confronto l’organico attuale con quello della passata stagione.
Ieri e oggi
In particolare abbiamo preso in esame i calciatori ceduti e quelli che sono arrivati che, al netto di qualche elemento assolutamente marginale, sono in numero pari: quattordici. Per operare il confronto ci siamo affidati ai numeri, che non spiegheranno tutto ma che anche nel calcio sono significativi. Come abbiamo già avuto modo di scrivere, a seguito della campagna acquisti-cessioni estiva la media età dell’Ancona si è abbassata, all’incirca, da 27 anni a 23. Una differenza che si ritrova anche nel confronto di presenze e reti totalizzate nel campionato 2022-23.
Il confronto
Questo il rendimento tenuto nella scorsa stagione dai calciatori ceduti in estate: Bianconi 29 presenze (14 da gennaio a Lecco) 2 gol; Brogni 15; De Santis 33 presenze e 1 gol; Camigliano 20 ( 18 ad Ancona da gennaio), Fantoni 9; Mezzoni 35; Mondonico 30 e 1 gol; Prezioso 35 e 1 gol; Simonetti 39 e 5 gol; Di Massimo 33 e 11 gol; Lombardi 30 e 1 gol; Melchiorri 30 e 9 gol (17 e 6 gol ad Ancona da gennaio); Moretti 34 e 4 gol; Petrella 26 e 6 gol.
Le differenze
Per rimanere al solo reparto offensivo, Di Massimo, Melchiorri e Petrella l’anno passato tutti insieme hanno totalizzato 26 centri (compresi i 3 realizzati da Melchiorri prima di arrivare ad Ancona). Sommando la produzione offensiva di chi è arrivato al posto loro, cioè Cioffi, Energe e Kristoffersen, ci fermiamo a 15 centri. Del resto sommando le età, i primi tre arrivano a quota 93, gli ultimi invece fanno in tutto 70. Insomma, se si cambia tanto e si punta sui giovani difficile avere subito un prodotto pronto. La nuova Ancona è in costruzione, va aspettata. Ma certo non in eterno. Per chiudere citiamo ancora il Micciola dell’altro ieri: «Non siamo ancora una squadra compiuta. Ci vuole pazienza, ma nel calcio i risultati determinano il futuro».
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