De Santis, leone in gabbia: «Che beffa a Reggio. L'Ancona deve restare compatta»

De Santis, leone in gabbia: «Che beffa a Reggio. L'Ancona deve restare compatta»
De Santis, leone in gabbia: «Che beffa a Reggio. L'Ancona deve restare compatta»
di Ferdinando Vicini
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Giovedì 13 Ottobre 2022, 20:54 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 05:20

ANCONA  - Oltre al danno la beffa. Simone De Santis non dimenticherà la gara di domenica scorsa a Reggio. Una giornata nera per l’Ancona ma per lui addirittura tenebrosa, visto che oltre alla sconfitta si è aggiunta l’espulsione per somma di ammonizioni. Un episodio che il difensore a distanza di giorni ancora non riesce a mandar giù. Con l’ulteriore amara conseguenza della inevitabile squalifica che lo costringerà a saltare il derby con la Fermana.
De Santis, come è andata con l’arbitro a Reggio Emilia?
«Ero stato ammonito da poco, figuratevi se non ci stavo attento. Infatti ho evitato il primo impatto con Pellegrini, proprio per non rischiare. Poi però lui ha ripreso il pallone e sulla mia pressione ha allargato la gamba cercando l’impatto con la mia, lasciandosi cadere. L’arbitro ha fischiato il fallo ma in un primo tempo non ha messo mano al cartellino. Poi sono arrivati quelli della Reggiana gridando al “giallo” e lui mi ha espulso». 
Diciamo che in questo periodo non siete fortunati con gli arbitraggi.
«Proprio no. Basta guardare l’azione da cui scaturisce l’autogol di Simonetti, viziata da un chiaro fallo su Paolucci. Ancora non riesco a capacitarmi di aver perso».
Non sarà però tutta colpa degli arbitri se avete infilato quattro ko nelle ultime cinque partite.
«Non cerco alibi. Però è giusto anche analizzare gli episodi che ci stanno penalizzando. Spetta a noi trovare il modo di uscire da questa brutta situazione».
A proposito di episodi, in difesa si sono verificati diversi errori determinanti.
«E’ vero, abbiamo sbagliato in più di una occasione e ogni volta gli avversari ci hanno puniti. Comunque si tratta di errori collettivi, dobbiamo lavorare tutti insieme per evitare di ripeterli».
Come state vivendo nello spogliatoio questo periodo negativo?
«Vedo tutti molto concentrati. C’è meno voglia del solito di scherzare. Ci rendiamo perfettamente conto di dover restare più uniti che mai e lavorare sodo per superare le attuali difficoltà».
Domenica al del Conero arriva la Fermana, vi aspetta un match molto delicato.
«Sicuramente è una partita da vincere. Lo sappiamo. Ma dobbiamo essere intelligenti, sono certo che loro imposteranno una partita di contenimento per cercare di colpirci in ripartenza. Serve una prestazione come quella di Reggio ma con maggiore efficacia».
Come vede la Fermana?
«Conosco alcuni giocatori come Giandonato, Nardi, Fischnaller. E’ una squadra che pur costruita nella parte finale del mercato, dispone di uomini di valore. Sinora hanno reso la vita difficile a qualsiasi avversario. Detto questo, noi abbiamo qualità e rabbia agonistica per vincere questo derby».
Come si batte questa Fermana?
«Con la convinzione nei nostri mezzi e con lo spirito di squadra. Adesso più che mai è importante essere uniti, aiutarci l’uno con l’altro, evitare di farci prendere dall’ansia. Dobbiamo restare tranquilli, per quanto possibile».
L’anno scorso lei non c’era, ma la Fermana portò via 6 punti all’Ancona, vincendo entrambi gli scontri diretti.
«Motivo in più per riprenderceli. Mi dispiace non essere in campo nemmeno stavolta, ma ho piena fiducia nei miei compagni».
Se dovesse puntare su uno di loro come uomo decisivo del derby chi indicherebbe?
«Federico Moretti. Può essere la sua partita».
 

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